Ponte Morandi, al via la demolizione della prima pila senza esplosivo

di Fabio Canessa

1 min, 30 sec

Iniziato il taglio dell'impalcato, tra venerdì e sabato giù le prime 'fette' della struttura

Ponte Morandi, al via la demolizione della prima pila senza esplosivo
Con il taglio dell'impalcato, a partire dai marciapiedi e dalle carpenterie, sono iniziate questa mattina le prime operazioni di demolizione della pila 5 di ponte Morandi, sul lato ovest del viadotto, la prima che quindi sarà smantellata. L'intervento entrerà nel vivo tra venerdì e sabato quando, dopo il taglio, saranno calate a terra le prime "fette" di struttura. Questa mattina l'Ati dei demolitori ha avviato il sezionamento di parti dell'impalcato. Nel frattempo sono stati predisposte della speciali canaline che raccoglieranno l'acqua usata per raffreddare i nastri durante i tagli: una misura di sicurezza legata alla possibile presenza di fibre di amianto nel calcestruzzo. L'acqua sarà poi conservata e analizzata a campione per monitorare la presenza di crisotilo (amianto naturale). Nel frattempo procedono i lavori per preparare l'area di cantiere ad accogliere le prime opere di costruzione del nuovo manufatto: la prima nuova a essere alzata, ma non ci sono ancora tempi precisi, sarà la numero 6, e non la 5 come era stato programmato inizialmente. La Procura intanto ha dissequestrato l’area Penisola a Bolzaneto dove vengono stoccati i detriti. Autorizzata la rimozione delle prime due travi tampone, ma adesso il problema più grande riguarda la logistica. Come usciranno dal cantiere i pezzi del viadotto? E poi, come saranno portati i piloni e gli impalcati del nuovo viadotto? A fornire qualche dato ancora parziale è stato Roberto Tedesco, direttore generale della struttura commissariale, durante una commissione a Palazzo Tursi. Per l’entrata dei cassoni centrali ad esempio verranno formati convogli di carrelli speciali che viaggeranno di notte 3 volte alla settimana. Il pezzo sarà caricato in porto sulla banchina ex Ilva e trasferito in cantiere lungo via 30 giugno. A preoccupare però è il materiale di risulta che, secondo stime fornite da esperti in sala rossa, avrebbe bisogno di 34 camion al giorno per essere smaltito tutto entro fine giugno.