Operaio ferito ad Ansaldo Energia, i sindacati: "Domani sciopero"

di Riccardo Testa

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CGIL Fiom e CISL Fim: "L'operaio lavorava con macchinario degli anni '70, inaccettabile l'accaduto"

Operaio ferito ad Ansaldo Energia, i sindacati: "Domani sciopero"

La rabbia dei giusti anima le dichiarazioni dei sindacati riguardo quanto accaduto nello stabilimento di Ansaldo Energia, a Genova, dove questa mattina un operaio è stato colpito alla testa da una componente meccanica d'un vecchio macchinario, risultandone gravemente ferito. Il lavoratore è stato trasportato all'ospedale San Martino, nel capoluogo genovese, classificato come codice rosso.

 

Così si è espressa Fiom di CGIL in una nota:

"La Segreteria della Fiom di Genova esprime rabbia e dolore per l'ennesimo grave incidente accaduto questa volta in Ansaldo Energia, la più grande azienda metalmeccanica di Genova. La Fiom ritiene che questa situazione non possa più andare avanti, e nello stringersi ai famigliari e ai colleghi dell'operaio, che oggi hanno scioperato, conferma il proprio impegno ribadendo la necessità di una forte attività rivendicativa per la sicurezza sul lavoro. L'operaio di Ansaldo Energia colpito lavorava su una macchina risalente alla fine degli anni '70. In attesa di comprendere dagli organismi competenti quale sia stata la dinamica che ha portato al grave infortunio sul lavoro di oggi, sottolinea come l'operaio fosse nel posto dove doveva essere. In Ansaldo Energia si è sempre parlato di sicurezza, di grandi investimenti, di grandi piani di rilancio, ma alla prova dei fatti gli operai lavorano su macchine vecchie di 43 anni: nel caso in questione non c'era la telecamera, e le sicurezze sulla paratia erano le più antiquate possibili: tanto è vero che il pezzo che girava l'hanno fermato i lavoratori e non la procedura di emergenza. Oggi si parla molto di sicurezza sul lavoro, ma è evidente che non se ne può solo parlare, occorre mettere da parte le chiacchiere. Domani ci sarà sciopero con manifestazione nei pressi della Direzione Ansaldo e nel frattempo i lavoratori non lavoreranno più su macchine che non garantiscono l'incolumità".

A seguire, il commento di Fim di CISL, diffuso attraverso un'altra nota.

“È inaccettabile quello che è accaduto con il grave incidente che ha coinvolto un lavoratore: parliamo di investimenti ad ogni livello ma è fondamentale porre l’accento sulla sicurezza e sulla necessità di mettere costanti risorse per dare certezze a chi opera quotidianamente all’interno dello stabilimento. La sicurezza è e deve essere sempre una priorità e lo ribadiremo anche ai vertici dell’azienda a cui chiederemo risposte su questo tema. Inconcepibile rischiare la vita sul proprio posto di lavoro”.