Nuovo dpcm, in zona rossa chiuse le scuole di ogni ordine e grado
di Marco Innocenti
Gelmini: "Da ora in poi misure scatteranno dal lunedì non più dal weekend". Speranza: "Differenziare sul territorio è la strada giusta"
Sono quasi le 19.00 quando il governo presenta il primo dpcm dell'era Draghi. A sottolineare ancora una volta, semmai ce ne fosse stato il bisogno, la discontinuità con il precedente esecutivo, la scelta di non lasciare al presidente del Consiglio il compito di illustrarne i contenuti. A presentarsi davanti alle telecamere stavolta sono i ministri della Salute e agli Affari regionali, Roberto Speranza e Maria Stella Gelmini, il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.
"Sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. E' frutto di un confronto importante col Parlamento - ha detto il ministro Speranza - Il principio guida è la tutela della salute. Noi siamo convinti che per far ripartire il paese serva vincere la battaglia sanitaria, la prima mattonella per la ricostruzione della crescita e dello sviluppo del paese. Abbiamo provato a mantenere le misure vigenti, confermando il modello di divisione in colori costruiti sulla base del quadro epidemiologico. Riteniamo che differenziare i territori sia la strada giusta per dare risposta idonea ad ogni segmento del nostro paese. Sono in corso interventi mirati in molte regioni per costruire un modello su specific ambiti sub-regionali. L'innovazione più rilevante riguarda le scuole: la variante inglese ha una particolare capacità di penetrazione fra i più giovani quindi abbiamo determinato che in area rossa le scuole resteranno tutte con didattica a distanza. Lo stesso avverrà dove il tasso di incidenza in sette giorni sarà pari o superiore a 250 ogni 100mila abitanti. Da ultimo, voglio fare ulteriore appello: è evidente che abbiamo bisogno di istituzioni forti e coraggiose, siamo ancora in una fase da non sottovalutare ma abbiamo bisogno del contributo di tutti perchè l'epidemia non si vince con un dpcm. Credo che il comportamento delle persone sia fondamentale".
"Non si tratta di un decreto last minute - ha aggiunto il ministro Gelmini - L'abbiamo diffuso già da alcuni giorni e lo presentiamo oggi proprio per dare tempo ai cittadini di adeguarsi alle nuove norme. Abbiamo cercato di acquisire il punto di vista degli amministratori locali, non abbiamo potuto accoglierle tutte ma alcune sì. Le nuove misure non scatteranno più nel weekend ma dal lunedì, per tutelare le esigenze di attività come i ristoratori. Diamo un segnale anche ai luoghi della cultura: dal 27 marzo si potrà tornare a frequentare i luoghi della cultura anche se su appuntamento. Non possiamo annunciare l'apertura di attività chiuse da tempo perché purtroppo le varianti colpiscono pesantemente e siamo ancora in un regime di restrizioni indispensabili per combattere il virus ma i segnali di discontinuità sono evidenti anche dalle scelte del presidente Draghi come la nomina del generale Figluolo come commissario dell'emergenza. Nei casi di interruzione della didattica in presenza nelle scuole, cercheremo di dare un supporto alle famiglie con i congedi parentali con circa 200 milioni di euro di stanziamenti per affrontare questo tema".
"Abbiamo potuto stabilire che la variante inglese si diffonde molto più velocemente - ha spiegato il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro - Il 23 febbraio abbiamo sequenziato un campione significativo dei positivi per valutare la diffusione di tutte le varianti del virus. Abbiamo una prevalenza della variante brasiliano del 4,3% soprattutto in Umbria, Toscana, Lazio e Marche. E' un dato preoccupante perché queste varianti sono nuove e devono essere stimate rispetto alla potenzialità di non garantire la stessa copertura immunitaria. Gli studi al momento sembrano indicare una potenziale capacità di ridurre la protezione immunitaria e per questo serve adottare contro queste varianti le misure più restrittive possibili. La circolazione della variante inglese è quella più importante e per questo le misure restrittive sono ancora più importanti. Per la variante brasiliana invece la sfida principale è il contenimento tempestivo per far sì che non vada a diffondersi in altri contesti".
"La variante inglese non mostra resistenza all'effetto protettivo della vaccinazione su tutti e tre i vaccini oggi disponibili - ha detto invece il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli - Sulla variante brasiliana si deve rilevare che a oggi non c'è alcuna pubblicazione scientifica che dia conferma di una maggior resistenza ai vaccini. E' importante però sottolineare che, anche in presenza di eventuali reinfezioni, proprio per l'immunità indotta anche dal vaccino, queste non si dovrebbero connotare con forme di particolare gravità".
"Le festività pasquali sono comprese nella fascia temporale di questo dpcm - ha aggiunto il ministro Speranza, rispondendo alle domande dei giornalisti su eventuali deroghe per i giorni della Pasqua - Il Governo valuterà come eventualmente adeguare queste misure. Al momento però le misure sono queste e riguarderanno anche le festività pasquali".
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