Mattarella confermato, frecciate dentro il centrodestra ligure
di Redazione
Il leghista Viviani: "Toti e Coraggio Italia, hanno boicottato Casellati. Si rende necessaria una riflessione in vista delle elezioni". Toti: "Nessun tradimento"
Quaato accaduto a Roma negli ultimi giorni avrà ovviamente delle conseguenze anche in Liguria. Le elezioni amministrative di Genova e Spezia si avvicinano e a questo punto sarà interessante capire se ci saranno degli strappi oppure no. Il centrosinistra è alle prese con mille problemi, ma anche il centrodestra non sta benissimo come confermano le prime frecciate arrivate ieri sera dopo l'elezione del presidente Mattarella.
Lorenzo Viviani deputato e coordinatore della Lega per la Provincia della Spezia va giù abbastanza duramente nei confronti di Toti e Coraggio Italia. "Ci siamo giocati la partita per il Capo dello Stato, non dipendeva solo da noi. Come Lega siamo stati compatti dall’inizio alla fine, di questo sono orgoglioso. Sono stati giorni di prese in giro in cui i cosiddetti “alleati” invece hanno fatto i voltagabbana. Parte degli alleati, tra cui in primis Toti e Coraggio Italia, hanno boicottato volontariamente il risultato che poteva essere storico con l’elezione della presidente Casellati. Un comportamento folle che ci ha portato al Mattarella bis per scongiurare l’ipotesi dell’elezione di Pierferdinando Casini eletto nelle file del Pd. A questo punto si rende necessaria una riflessione, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, per capire se ci sono ancora le condizioni per amministrare comune per comune, istituzione per istituzione assieme a coloro che ci hanno pugnalato alle spalle".
Così invece Giovanni Toti: "Non c'è stato alcun tradimento, come qualcuno oggi vuole far passare, forse per giustificare errori propri. Una mediazione era possibile, anzi a portata di mano, ma qualcuno non l'ha voluta cogliere per inseguire impossibili successi o per altre legittime valutazioni. Ma per favore, il tradimento, il complotto, gli sgambetti no. Il presidente è una cosa seria, e le coalizioni non sono caserme, ma luoghi di confronto e condivisione.Si poteva assecondare anche il volere dello stesso Mattarella? Forse sì, ma serviva capacità di dialogo, di sintesi, insomma capacità politica, che non c’è stata".
Non si sbilancia il sottosegretario di Stato alla Difesa, la senatrice in quota Lega Stefania Pucciarelli. “La scelta della conferma del Presidente Mattarella è frutto del senso di responsabilità che ha prevalso in un'ampia maggioranza trasversale tra i grandi elettori; un orientamento che responsabilmente antepone su tutto gli interessi della nazione e della collettività, nella consapevolezza di una fase storica gravata dalla perdurante pandemia e da dinamiche geopolitiche cariche di complessità, incertezze e potenziali destabilizzanti”.
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