Liguria, sanità, Piccardo e Natale (Pd): "Disavanzo graverà sul futuro della nostra regione"

di Redazione

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"Con questa manovra la Giunta non ha depotenziato solo la sanità, ma anche la scuola, l’agricoltura, il commercio e i Comuni"

Liguria, sanità, Piccardo e Natale (Pd): "Disavanzo graverà sul futuro della nostra regione"

Davide Natale, segretario PD Liguria, e Katia Piccardo responsabile Sanità segreteria PD Liguria intervengono sulla variazione di bilancio in discussione oggi in consiglio per colmare un disavanzo nella sanità di 63 milioni di euro. “ Il disavanzo - scrivono in una nota - inciderà pesantemente sul futuro della nostra Regione. Con questa manovra la Giunta Toti non ha depotenziato solo la sanità, ma anche la scuola, l’agricoltura, il commercio e i Comuni”.


“La variazione di bilancio, discussa oggi in consiglio regionale, per colmare un buco nella sanità di 63 milioni di euro è la rappresentazione plastica - proseguono - del fallimento delle politiche sanitarie della Regione Liguria dopo nove anni di governo di centrodestra. Senza nessuna politica di programmazione, nessun investimento sui servizi territoriali e per l’assunzione di personale e una lotta alle liste d’attesa solo di facciata. I 63 milioni di euro di disavanzo incideranno pesantemente sul futuro della nostra Regione, con tagli che ricadranno su settori fondamentali dell’economia ligure, come sul Fondo Sociale Europeo per l’istruzione e il diritto alla studio; con più di 2 milioni in meno per le politiche regionali per il lavoro e la formazione professionale; 4 milioni tolti dal cofinanziamento per le politiche dell’agricoltura, la caccia e la pesca e più di 7 milioni di tagli al Fondo Strategico".


"La Giunta in questa manovra non solo non tiene conto del bisogno di cura dei cittadini, tagliando 36 milioni dai Livelli essenziali di assistenza, ma non tiene conto neanche di quanto hanno chiesto i Comuni sulla necessità che le risorse tagliate vengano nuovamente ripristinate. Con questa manovra oggi la Giunta Toti non ha depotenziato solo la sanità ma anche la scuola, l’agricoltura, il commercio  e i Comuni. Semplicemente - concludono - un disastro".