Liguria, regionali: centrosinistra accelera su Orlando, centrodestra in cerca di un 'civico' gradito a Toti
di Redazione
Piciocchi e Cavo i nomi più ricorrenti, dopo i dinieghi in sequenza di Federico Delfino, Alessandro Bonsignore e Beppe Costa
Mancano meno di tre mesi alle regionali, fissate salvo diverse indicazioni del governo per il 27-28 ottobre, e le due coalizioni lavorano per individuare candidato, liste, programmi, per trovare il nuovo inquilino del palazzo ex Italia Navigazione e poi Fondiaria e infine sede dell'ente regionale (nella foto, in una delle configurazioni di illuminotecnica che sono state una costante degli anni di Toti).
Nel centrosinistra, a meno di clamorose sorprese che non si vedono all'orizzonte, sarà Andrea Orlando - spezzino, 55 anni, parlamentare, ex ministro di Ambiente, Lavoro e Giustizia - il candidato presidente. Ma negli ambienti dem, dopo la riunione dell'assemblea regionale, si tende ad accelerare i tempi per ufficializzare la candidatura, premessa delle ulteriori mosse come la definizione del perimetro di una coalizione che dovrà coincidere, per quanto possibile, con il "campo largo" che tenga insieme un'area estesa da AVS e M5S fino ad Azione e Italia Viva. In particolare, date le risapute difficoltà di coesistenza dei partiti di Renzi e Calenda, sia tra di loro che in rapporto alle formazioni collocate più a sinistra, sta delineandosi la prospettiva di una lista civica in grado di intercettare quel voto centrista che rischierebbe di sfuggire qualora la coalizione si presentasse troppo sbilanciata a sinistra.
La maggioranza uscente non ha invece un nome certo e tutto ruota attorno a Giovanni Toti, che non sarà candidato ma che in nove anni di governo della Regione ha comunque costruito un assetto istituzionale e politico dal quale il centrodestra non può prescindere. Il partito più forte della coalizione, Fratelli d'Italia, non sembra voler rivendicare un candidato proprio alla presidenza, così come le figure politiche più autorevoli dell'area centrista - da Carlo Bagnasco allo stesso Claudio Scajola - si sottraggono esplicitamente all'eventualità, al pari di quanto ha fatto il leader regionale della Lega Edoardo Rixi, in questo momento il politico ligure più influente a Roma per via dell'incarico governativo. Così sembrano prendere quota le ipotesi che portano ai nomi di Pietro Piciocchi, alter ego del sindaco di Genova Marco Bucci a sua volta indicato sottovoce in alcuni ambienti come possibile carta a sorpresa, e dell'attuale parlamentare ed ex assessore regionale Ilaria Cavo. Dopo i dinieghi in sequenza di Federico Delfino, Alessandro Bonsignore e Beppe Costa, la prospettiva di un civico "puro" sembra difficile da percorrere.
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