Liguria "regina dei fiori": una pianta italiana su tre nasce nella nostra regione
di Stefano Rissetto
La regione è responsabile di un terzo della produzione floricola nazionale, con una quota che vale il 14% dell’intero settore florovivaistico
La Liguria si conferma la principale regione produttrice di fiori in Italia, con un valore di produzione che ha superato i 437 milioni di euro nel 2023, in crescita del 0,5% rispetto all’anno precedente. La regione è responsabile di un terzo della produzione floricola nazionale, con una quota che vale il 14% dell’intero settore florovivaistico. Nonostante la concorrenza delle altre regioni, la Liguria continua a mantenere un netto vantaggio, con una produzione che non ha eguali, superando di gran lunga la Sicilia, che si ferma a circa 210 milioni di euro.
Fiera - Con l’avvicinarsi della 2025 edizione di Myplant & Garden, la fiera internazionale che si terrà a Fiera Milano dal 19 al 21 febbraio, l’attesa cresce per le imprese liguri e italiane, pronte a mettere in mostra le loro eccellenze. I padiglioni dell’evento sono già tutti prenotati, segno che l’interesse per il florovivaismo non accenna a diminuire.
Settore strategico - Il florovivaismo italiano si conferma nel complesso una risorsa economica solida e in espansione, raggiungendo nel 2023 un valore alla produzione di 3,145 miliardi di euro. Nonostante le sfide climatiche e l’aumento dei costi energetici, il settore ha mantenuto livelli record, con la Liguria a guidare la produzione nazionale di fiori, consolidando la sua posizione di leader.
Risultati positivi – Il florovivaismo italiano si distingue per una performance positiva, con un incremento dello 0,1% rispetto al 2022. Questo successo è evidenziato dai dati forniti dall'Istat, che indicano un valore alla produzione pari a 3,145 miliardi di euro. Il comparto rappresenta il 4,7% dell’intera produzione agricola nazionale, un risultato che conferma il florovivaismo come uno dei settori trainanti dell’agricoltura italiana.
Export da record – Il "Made in Italy" continua a primeggiare anche sui mercati internazionali: il 5,2% delle piante e dei fiori prodotti in Italia è esportato in tutto il mondo. Questo successo riflette non solo la qualità dei prodotti, ma anche l’eccellenza delle tecniche agricole italiane, che sono sempre più apprezzate a livello globale.
Difficoltà climatiche e costi – Se da un lato i risultati sono positivi, dall’altro il settore ha dovuto fronteggiare sfide non indifferenti. Le avverse condizioni meteorologiche e l’aumento dei costi energetici hanno determinato una diminuzione dei volumi prodotti, che sono calati del 3,9% rispetto al 2022. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, il settore ha saputo mantenere stabile il valore alla produzione, segno di una forte resilienza-
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