Liguria, autostrade: droni su A26 e A10 per il monitoraggio in tempo reale del traffico

di Redazione

2 min, 5 sec

Seconda fase del programma sperimentale Falco con Enac

Liguria, autostrade: droni su A26 e A10 per il monitoraggio in tempo reale del traffico

Droni per monitorare e supportare le squadre di viabilità di Autostrade per l'Italia, una nuova tecnologia al servizio degli automobilisti: a questo obiettivo, e non solo, punta il programma sperimentale Falco di Aspi, arrivato alla sua seconda fase. Oggi i droni possono essere pilotati da remoto e gestiti direttamente dal centro di controllo del traffico di Genova. Sull'A26 dal bivio A10 a Ovada, e sull'A10 tra Cogoleto e Varazze è in corso la seconda fase del progetto Falco, con cui Aspi ha la possibilità di monitorare il traffico sulle autostrade, dall'alto, anche nei punti privi di telecamere. Iniziativa, questa, avviata in collaborazione con Movyon, centro per la ricerca e l'innovazione del Gruppo.

Il progetto è realizzato in coordinamento con Enac, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, che ha rilasciato l'autorizzazione operativa per poter operare con droni in modalità Bvlos (Beyond Visual Line Of Sight) su cinque siti del tratto ligure della rete autostradale. Il monitoraggio del traffico tramite l'utilizzo di droni servirà a intercettare eventuali situazioni critiche e tenere aggiornati i viaggiatori sulla viabilità. Nelle aree interessate sono stati installati dei "nidi" per alloggiare, far decollare i droni e permetterne la ricarica. In questa seconda fase i droni sono pilotati da remoto, con missioni attivate direttamente dal centro di controllo del traffico di competenza. Le missioni di volo possono essere pianificate o attivate on demand in occasione di specifici eventi (code, incendi, materiali dispersi). La vista dall'alto permette di monitorare anche segnaletica stradale, cantieri, stato della pavimentazione e del verde. Tutte informazioni utili per attivare tempestivamente forze dell'ordine e squadre di soccorso in caso di necessità e per individuare attività di intervento o ripristino sull'infrastruttura. Terminata questa seconda fase di sperimentazione si passerà alla raccolta e all'analisi dei dati, che serviranno allo sviluppo dell'intelligenza artificiale per l'event detection, ovvero il riconoscimento automatico di un evento critico (quale veicolo fermo, incidente, etc). In futuro, il sistema di monitoraggio con droni potrebbe entrare nelle attività di routine di pattugliamento della rete.

"Con il Progetto Falco stiamo testando l'uso dei droni per il monitoraggio del traffico in tempo reale - spiega Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l'Italia - così da poterne gestire sempre meglio i flussi, incrementando la sicurezza per gli utenti. Questo sistema peraltro potrà essere utilizzato per le ispezioni sui ponti e viadotti, ponendoci all'avanguardia a livello mondiale per innovazione tecnologica. L'obiettivo ultimo è arrivare a una rete digitalizzata e automatizzata che fornisca un numero sempre maggiore di informazioni puntuali e immediate a coloro che la percorrono e a chi la gestisce".