Liguria, a Imperia e Taggia Arma arriva il "maggiordomo di quartiere: due nuovi sportelli assistenziali per anziani

di Redazione

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L’assessore regionale ai Programmi Comunitari Scajola: “Così andiamo incontro alle esigenze dei cittadini più deboli”

Liguria, a Imperia e Taggia Arma arriva il "maggiordomo di quartiere: due nuovi sportelli assistenziali per anziani

Sono stati inaugurati oggi gli sportelli “Maggiordomo di Quartiere e Custodi Sociali” nei comuni di Imperia e Taggia Arma.

Il servizio, nato in forma sperimentale nel 2019 e ampliato a tutta la Regione nel 2020, è pensato per aiutare i cittadini in varie incombenze quotidiane, come portare a termine una pratica amministrativa, ritirare pacchi e pagare le bollette: tutte attività che, soprattutto nel caso di famiglie o persone anziane, possono far sorgere la necessità di un supporto.

I centri attivi in Liguria, dopo la prima edizione con 18 sportelli, salgono ora a 25. Il progetto, della durata di due anni, è stato potenziato e finanziato grazie alle somme del Fondo Sociale Europeo 2021-2027 per un investimento complessivo di 6 milioni di euro.

"Ampliamo ulteriormente, grazie alle fondamentali risorse del Fse, un progetto regionale che ha riscosso grandissimo successo fin dalla sua introduzione nel 2020 - dichiara l'assessore regionale ai Programmi Comunitari Marco Scajola -. Con questi nuovi sportelli “Maggiordomo di quartiere” e con gli altri aperti su tutto il territorio ligure andiamo, ancora una volta, incontro alle esigenze dei cittadini, in questo caso soprattutto quelli appartenenti alle fasce più deboli e a rischio isolamento. Non vogliamo lasciare indietro nessuno".


“Riparte da oggi, in tutta la regione il progetto ‘Maggiordomo di Quartiere’, che nella sua prima edizione ha raccolto oltre 20mila richieste di cittadini che si sono rivolti agli sportelli – spiega l’assessore regionale alle Politiche Sociali Giacomo Giampedrone – davanti a questi numeri abbiamo quindi voluto dare al servizio una forma ancora più strutturata, aumentando le somme investite, in modo da garantire continuità e offrire un numero maggiore di sportelli. La nuova forma dello sportello diffuso ci garantisce 55 punti in cui chi ha bisogno può trovare un supporto preparato e attento anche alle esigenze delle persone più fragili”.

Altra novità di questa nuova edizione è una particolare formazione degli operatori, che saranno in grado, ove individuate particolari fragilità tra i cittadini più anziani, di dare informazioni affinché gli stessi possano rivolgersi ai servizi territoriali anche con la finalità di poter vedere attivato il servizio del custode sociale, una figura che viene gestita dall’assistente sociale per gli anziani ancora autosufficienti, ma che iniziano ad aver bisogno di un supporto strutturato, al fine di garantire la migliore qualità di vita possibile al proprio domicilio.