Le stelle cadenti di San Lorenzo: i consigli per non farsi sfuggire nemmeno... un desiderio

di Marco Innocenti

Dove posizionarsi? A che ora e in che direzione è meglio guardare? Tutti col naso all'insù per godersi lo spettacolo

"Vista!". "Allora esprimi un desiderio ma non dirlo, sennò non si avvera". Impossibile non restare contagiati dal fascino delle stelle cadenti, dalla spensieratezza semplice di quelle serate estive, passate col naso all'insù, magari distesi su una coperta in compagnia di qualche amico o della propria dolce metà, a scrutare il cielo in cerca di una scia luminosa a cui affidare i nostri sogni. E' un tormentone estivo che, ogni anno in questo periodo, si ripete: quello delle "Lacrime di San Lorenzo", le stelle cadenti che proprio intorno al 10 di agosto solcano il cielo estivo.

"Sono polveri minutissime - spiega Walter Riva, direttore dell'Osservatorio Astronomico del Righi - Più piccole dei granelli di sabbia del deserto per intenderci, che una cometa chiamata Swift Tattle disperde nello spazio al suo passaggio. La Terra, fra la fine di luglio e la fine di agosto passa attraverso la nube di queste polveri di cometa, ma in questi giorni fra il 10 e il 12 di agosto attraverseremo la parte più densa della nube. Ed è per questo motivo che, tradizionalmente, queste sarebbero le notti migliori per avvistare le stelle cadenti. Ho usato il condizionale però perché quest'anno abbiamo un ostacolo. Non tanto il meteo, il cielo è sgombro e non piove mai, quanto piuttosto per colpa della luna che è quasi piena e la sua luce darà fastidio nell'osservazione delle meteore più piccole".

Ma c'è qualche consiglio per non farsi sfuggire nemmeno un desiderio? "Il consiglio è sempre quello di portare pazienza ed allontarsi il più possibile dalle luci delle città - prosegue Riva - In un prato in campagna, in montagna o anche in mezzo al mare. Poi di volgere lo sguardo verso nord est. Le stelle cadenti in realtà attraversano ogni porzione del cielo, quindi sono visibili in ogni direzione ma se noi prolunghiamo all'indietro le loro scie, per un effetto di prospettiva sembra che provengano tutte da una stessa zona, in corrispondenza della costellazione del Perseo. Per questo sono anche dette Perseidi". 

L'alternativa, per chi non può o non vuole spostarsi dalla città, è salire all'Osservatorio del Righi e godersi lo spettacolo in compagnia degli esperti: "All'interno del nostro planetario riproduciamo una pioggia virtuale di stelle cadenti. Saremo aperti il 9 e il 10 agosto su tre turni d'orario: alle 21,30, alle 22,30 e alle 23,30. Bisogna prenotare e credo che il primo turno sia quasi esaurito. Ci sono invece ancora posti per gli altri due turni ma, a dirla tutta, l'orario migliore è proprio quello delle 23,30, perché la luce della città tende a diminuire così come quella della luna".