La Spezia, ripresa post-crisi in linea con l'Italia: parla Mario Gerini

di Edoardo Cozza

Il presidente della Confindustria spezzina: "Qualche problema per il settore edile: materie prime care e rare e manca manodopera"

La forte ripresa del Pil che l'Italia sta registrando dopo la forte - e ovvia - flessione del 2020 a causa della pandemia da covid si vive e si percepisce anche alla Spezia: lo assicura il presidente della Confindustria spezzina Mario Gerini: "Nel 2021 si vede una accelerazione: gli indici ci danno sopra il 6% di aumento del Pil e alla Spezia siamo in linea con i dati nazionali". 

Tema sempre centrale quando si parla di economia in Liguria sono le infrastrutture: "Sono ripartiti i lavori della variante Aurelia, con il traffico in città che ne beneficerà e ci saranno risvolti sociali perché si passerà meno tempo in macchina per andare a lavoro. Puntiamo molto ovviamente sulla Pontremolese e un altro argomento molto importante per il porto e i cittadini è il completamento dell'autostrada che poi da Parma si sviluppa verso Verona e il Brennero". 

Per quanto riguarda l'utilizzo dei fondi del Pnrr, Gerini spiega che le inizative dell'AdSP e del Comune sono in linea coi pensieri dell'associazione. E poi aggiunge: "Come Confindustria La Spezia vorremmo avere un ruolo alla luce dei tanti finanziamenti che che ci saranno per gli Its, stiamo approntando delle idee in tal senso, soprattutto sulla formazione e sul futuro dei giovani: argomento che ci sta a cuore".

Infine un accenno al mondo dell'edilizia: "C'è un problema di reperibilità e di aumento dei prezzi delle materie prime e poi manca anche la manodopera: veniamo da 13 anni di crisi, sono stati persi oltre 600mila posti di lavoro. Va ricostruito tutto un tessuto lavorativo, ma al momento siamo carenti di forza-lavoro. Se è legata al reddito di cittadinanza? Pensavo di no, ma alcune esperienze dirette mi stanno facendo ricredere".