La Regione Liguria si occuperà direttamente di appalti e acquisti anche in sanità: "spodestata" Alisa

di Antonella Ginocchio

L'ok del Consiglio a "Razionalizzazione e potenziamento del sistema regionale di centralizzazione degli acquisti di forniture e servizi e dell'affidamento di lavori pubblici"

La Regione si configura come Stazione unica appaltante e depotenzia Alisa, svuotata di una parte delle sue competenze.
Il disegno di legge approvato oggi a maggioranza  dal Consiglio regionale prevede, tra l'altro, che  la Super Azienda sanitaria locale cessi le funzioni  di centrale regionale di acquisto. Il personale, finora impegnato in questo campo, va alle dipendenze della Regione. 
Per la maggioranza di centrodestra  la legge consente operazioni di valore che garantiscono la razionalizzazione., come ha avutomodo di dire  il relatore di maggioranza Lilli Lauro (Cambiamo)  Per la minoranza, come precisato da Enrico Ioculano (Pd), relatore di minoranza,  si allontana la stazione appaltante  dai territori, si penalizzano le imprese locali." Non c'è alcuna razionalizzazione", ha ribadito. " E - ha aggiunto - Alisa viene destrutturata: si tratta di un fallimento politico ed amministrativo" .

Secca la risposta del presidente della giunta, Giovanni Toti, secondo il quale in sintesi l'azione della minoranza sarebbe confusa, visto che – ha detto - per anni l'opposizione ha definito inutile Alisa, ma ora accusa lo stesso presidente della Regione di volerla smontare.

A.Li.Sa quindi, cesserà le funzioni di Centrale regionale d’acquisto e il personale addetto alla Centrale sarà trasferimento alla Regione per un costo annuale di 994 mila 294 euro nel 2021, 2022 e 2023 a cui l’Ente farà fronte con le risorse già stanziate per la spesa del personale

E' stato  stato approvato un emendamento che prevede l’istituzione, da parte del presidente della giunta con un apposito atto, che ne de definisce compiti e obbiettivi, di “strutture di missione” di durata temporanea e comunque non superiore alla durata della legislatura. La “struttura di missione” può essere costituita da personale regionale o anche da uno o più componenti esterni con adeguate competenze professionali a cui l’incarico è attribuito con le procedure ordinarie. Per ogni “struttura di missione” gli oneri relativi ai compensi dei componenti esterni non possono eccedere il costo di una unità di categoria D (funzionario). Agli oneri derivanti dall’emendamento per gli incarichi esterni sono 123 mila 289 euro.

ll provvedimento interviene sul sistema degli acquisti da parte della Regione. La Regione, in quanto “centrale di committenza”, si configura già come Stazione Unica Appaltante, ma si prevede una ulteriore  riduzione dei centri di acquisto del sistema regione, nel tentativo di aumentare la concorrenza ed aiutare la professionalizzazione della commessa pubblica. La SUAR, così riorganizzata, definirà il fabbisogno, individuerà le priorità operative, svolgerà le procedure di scelta del contraente e il monitoraggio dei consumi. La SUAR potrà operare direttamente ma si articolerà anche in centrali di committenza che potranno stipulare convenzioni per l’acquisto di forniture e servizi (Liguria Digitale, Consorzio Energia Liguria) o per l’affidamento di lavori e di opere pubbliche strategiche (IRE).  Per l’affidamento di lavori di edilizia residenziale pubblica la SUAR si avvarrà di ARTE.

La legge prevede che gli Enti Parco, gli Enti Regionali il cui funzionamento dipende dal contributo regionale, le Aziende sanitarie, gli Enti ospedalieri, gli IRCCS e le società in house della Regione debbano approvvigionarsi aderendo alle convenzioni stipulate dalla SUAR . Gli altri Enti pubblici, incluse le Autorità di Sistema Portuale e le Aziende di Servizio alla Persona, possono aderire, volontariamente, alle convenzioni.

La giunta emanerà le misure necessarie per garantire la legalità e la trasparenza anticrimine e viene introdotto, infine, il mercato elettronico regionale.