"La città comincia in periferia", al Cep il murales simbolo della ripartenza post covid
di Marco Innocenti
Una mamma che allaccia la scarpa al suo bimbo prima di vederlo entrare a scuola: un gesto semplice ritratto dai ragazzi dell'istituto Voltri 2
'La città comincia in periferia': è il nome del murales inaugurato dai giovani della Scuola della Pace della Comunità di Sant'Egidio al Cep di Genova Pra' come simbolo di ripartenza dopo la pandemia. Posizionato vicino alla fermata dell'autobus dell'istituto comprensivo Voltri 2 l'opera rappresenta una mamma che allaccia la scarpa al suo bambino prima di lasciarlo incamminare verso la scuola.
"E' un graffito che parla di futuro - spiega l'artista Matteo Ballostro, che ha coordinato il lavoro dei ragazzi della scuola - un futuro che si costruisce stringendo legami. Ma è anche un omaggio a questo quartiere dove abitano tante donne sole che nel silenzio portano avanti le loro famiglie. Sono storie che non si leggono sui giornali: da oggi qualcuno le leggerà su questo muro".
L'opera collettiva è nata nell'ambito dell'iniziativa 'Non sono un murales - Segni di comunità' dell'impresa sociale 'Con i Bambini' ed ha visto collaborare l'istituto comprensivo Voltri 2 e la Comunità di Sant'Egidio, da anni impegnati nel sostegno dei bambini e degli adolescenti del quartiere. In particolare Sant'Egidio e la scuola dal settembre 2021 hanno iniziato a promuovere il progetto 'Give teens a chance. La scuola al centro della periferia' per il contrasto della dispersione scolastica e dell'isolamento sociale degli adolescenti del quartiere che ha rilanciato un modello di scuola innovativo, aperta sei giorni su sette, tutto l'anno. Una scuola che 'va a cercare' i ragazzi più in difficoltà.
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