La Città che cambia, presente e futuro di Fincantieri: seconda puntata del reportage di Telenord
di Redazione
Lo stabilimento di Sestri Ponente, una volta completata l'opera del cosiddetto "ribaltamento a mare", potrà offrire nuove opportunità occupazionali derivanti dalla diversificazione delle lavorazioni
Continua il reportage di Telenord sulla città che cambia e sulle realtà produttive che ne rappresentano il motore. La trasformazione di Fincantieri, già in corso attraverso la fase uno con la messa in sicurezza dei rivi, permetterà allo stabilimento genovese, a fine lavori, di costruire navi di ultima generazione: 350 metri di lunghezza per 180 mila tonnellate di peso. Per realizzare giganti del genere ci vogliono professionalità all'altezza e Fincantieri, in questo senso, è sempre stata un'eccellenza e un vanto della nostra cantieristica.
L'ambito del cosiddetto “gigantismo navale” potrebbe però necessitare di nuove figure professionali. Con il futuro di Fincantieri ormai disegnato dall’ampliamento del bacino di carenaggio si aprono prospettive interessanti: nuove opportunità occupazionali derivanti non solo dall’aumento della mole di lavoro, ma anche dalla diversificazione delle lavorazioni, maggiore richiesta di mano d’opera qualificata in tutti i settori.
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