L'Iss: "Rt nazionale a 0,99 ma peggiora il livello generale di rischio"
di Marco Innocenti
Aumentano le regioni dove cresce l'occupazione delle terapie intensive, anche se resta sotto la soglia critica del 24%
In attesa della diffusione dei dati ufficiali, cominciano a circolare i primi dati tratti dal monitoraggio settimanale sull'andamento della pandemia covid, che l'Istituto Superiore di Sanità presenterà nel pomeriggio. L'Rt nazionale sfiora il valore soglia di 1, restando come la scorsa settimana a 0,99. La forbice va dallo 0,93 e 1,03.
Per la quarta settimana consecutiva, si conferma un peggioramento nel livello generale del rischio. Aumenta il numero di Regioni classificate a rischio alto che passano da una a cinque: Abruzzo, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria, mentre diminuisce il numero di quelle classificate a rischio moderato o basso. Una delle cause sarebbe sicuramente l'aumento delle regioni nelle quali cresce il tasso di occupazione in terapia intensiva sopra la soglia critica: 8 contro le 5 della settimana precedente. In alcune regioni il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all'incidenza "impongono comunque misure restrittive". Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale continua ad essere alto ma sotto la soglia critica (24%). Aumentano i ricoveri in terapia da 2.074 (16/02/2021) a 2.146 (23/02/2021), stabile l'area medica. Cala invece l'età media dei casi diagnosticati, che scende a 44 anni.
Si osserva una chiara accelerazione nell'aumento dell'incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente: 145,16 per 100.000 abitanti (15/02/2021-21/02/2021) contro 135,46 per 100.000 abitanti (08/02/2021-14/02/2021). L'incidenza nazionale nella settimana di monitoraggio, quindi, si allontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti.
"Alla luce dell'aumentata circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità e del chiaro trend in aumento dell'incidenza su tutto il territorio italiano - sottolinea l'Iss - sono necessarie ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio nazionale e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari".
"È fondamentale - prosegue l'Iss - che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine". Per questo, l'Istituto propone di "innalzare le misure di mitigazione per raggiungere una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità".
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