Inizio in estasi e finale con il brivido, ma la Sampdoria batte meritatamente il Milan 1-0

di Emanuela Guerra

2 min, 1 sec

Defrel sfrutta dopo 30'' un errore di Donnarumma, nel finale il Milan reclama per un contatto su Piatek

Inizio in estasi e finale con il brivido, ma la Sampdoria batte meritatamente il Milan 1-0
Nelle giornate convulse della presunta cessione della società, la Sampdoria si fa trovare pronta sul campo e batte meritatamente il Milan. La partita inizia subito in discesa per i blucerchiati che passano in vantaggio dopo 33' grazie a una follia di Donnarumma che sul retropassaggio di Romagnoli serve Defrel che insacca di prima intenzione. Il portiere milanista si dispera e viene consolato anche da Quagliarella.
Il Milan ha una timida reazione, ma è la Sampdoria ad andare nuovamente vicino alla rete con Quagliarella, che passa alle spalle di Musacchio e tira di sinistro, deviato in angolo da Donnarumma. I blucerchiati comandano il match, con timidi assalti dei rossoneri. Le occasioni più nitide sono infatti dei blucerchiati, prima con Vieira e poi con il solito Quagliarella.
Milan pericoloso solo nel recupero della prima frazione - eccetto per un tiro a giro di Suso ben parato da Audero - quando Musacchio stoppa di petto un cross teso di Suso e calcia a colpo sicuro con il destro, ma la palla a lato di un soffio.
Il secondo tempo inizia come era finito il primo, con la Sampdoria più pericolosa con Praet, Quagliarella e Defrel.
Il più pericoloso tra gli ospiti è Suso, che al 51' chiude il mancino cercando il primo palo, ma poi viene sostituito da Gattuso con Cutrone.
A venti minuti dal termine arrivano le occasioni più ghiotte per entrambe le squadre, la prima di Castillejo, che prova a piazzare il sinistro dal limite dell'area, ma la palla è troppo alta, e di Quagliarella, con un destro violento che dopo essere stato deviato da Musacchio finisce sulla traversa.
Defrel ha l'occasione di raddoppiare a dieci minuti dalla fine, ma il tiro è centrale e non desta problemi in Donnarumma. 
Nei minuti finale c'è spazio anche per Jankto, che entra per un generosissimo Vieira, acclamato da tutto lo stadio, e Gabbiadini in sostituzione di Quagliarella.
I rossoneri protestano nel finale per un contatto in area su Piatek, dopo che già nel primo tempo Romagnoli aveva contestato un tocco di braccio in area blucerchiata, beccandosi un giallo da Orsato. L'arbitro prima fa proseguire, poi dopo tre minuti viene richiamato dal VAR, ma conferma la propria decisione e ammonisce Musacchio.
Da segnalare i cori pro Luca Vialli, cantati dai tifosi tra il primo e il secondo tempo, e la presenza di Enrico Mantovani allo stadio a pochi passi da Ferrero: i due prima si ingnorano, poi il presidente lo va a salutare.