Incontro in Comune per il futuro dei lavoratori Moody: sempre a rischio 26 posti di lavoro

di Emilie Lara Mougenot

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I sindacati, l’Assessore Mascia e l’azienda si sono incontrati per discutere il futuro degli impiegati del ristorante Moody. Soluzione ancora incerta.

Questa mattina si è tenuto un incontro tra le sigle sindacali, l’Assessore al Lavoro del Comune di Genova, Mario Mascia, e un rappresentante della società che ha rilevato il ristorante Moody, storico punto di riferimento in zona Piccapietra. Dopo il fallimento di Qui Group e l’incendio che ha colpito il locale l'11 settembre scorso, la società svizzera proprietaria ha deciso di non riaprire, proponendo il trasferimento dei 26 dipendenti in altre sedi sparse in Italia.

Trasferimenti contestati - La Filcams Cgil ha impugnato i trasferimenti coatti, chiedendo il differimento al 31 gennaio 2025. Maurizio Fiore, segretario di Filcams Genova, ha dichiarato: “L’azienda valuterà la nostra richiesta in tempi brevi. Confidiamo in una risposta positiva per tutelare i lavoratori, in una situazione già delicata”.

Nuovo acquirente - Tra le proposte avanzate al tavolo, Filcams ha chiesto di trovare un nuovo acquirente per il Moody, così da garantire continuità occupazionale per i dipendenti e mantenere attivo uno storico locale genovese.

Sostegno istituzionale - L’Assessore Mascia ha aggiunto: “Abbiamo chiesto un differimento del termine del 15 novembre imposto ai lavoratori per spostarsi in altre sedi, spesso lontane. La disponibilità aziendale a valutare questa opzione potrebbe offrire un po’ di serenità, almeno fino al 15 gennaio. Questo tempo supplementare è cruciale anche per attrarre nuovi investitori e creare opportunità”.

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