Genova, incontro-scontro dei candidati sindaco sul commercio. Confesercenti: "Su mobilità e cantieri dobbiamo essere coinvolti"

di Riccardo Olivieri

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L'associazione ha presentato due studi che hanno analizzato il contesto urbano e presentato proposte che vanno dal piano socio-economico all'urbanistica tattica

Genova, incontro-scontro dei candidati sindaco sul commercio. Confesercenti: "Su mobilità e cantieri dobbiamo essere coinvolti"

"Chiediamo al futuro sindaco che quando vengono prese decisioni su mobilità, viabilità e cantieristica, che servono giustamente allo sviluppo della città, venga tenuto presente cosa comporta per il commercio". È questo il messaggio che il presidente di Confesercenti Genova Massimiliano Spigno ha lanciato ai candidati sindaco presenti: Silvia Salis per il centrosinistra, Pietro Piciocchi per il centrodestra e Mattia Crucioli di Uniti per la costituzione. L'obiettivo dell'associazione è quello di partecipare "ai cambiamenti della città, perché a pagare è il piccolo commercio: vediamo chiusure, vie desertificate proprio perché non si è parlato con noi".

Ztl - Impossibile non pensare alle polemiche sulle Ztl del triangolo di piazza Fontane Marose e Nervi: "La Ztl non è mai un vantaggio per il commercio - chiosa Spigno -. Spesso vengono portati esempi sbagliati come via San Lorenzo o San Vincenzo: la pedonalizzazione è una cosa e la Ztl è un'altra. La pedonalizzazione è positiva se circondata dalle giuste infrastrutture, la Ztl raramente dà effetti positivi. Piazza Fontane Marose e Nervi hanno attorno zone pedonali più importanti, fin da subito sembravano poco utili".

Confesercenti ha presentato due studi. Il primo riguarda i Centri integrati di via (civ) - indagini e progettualità per il potenziamento del commercio locale, redatto da Arecom e ha analizzato diverse situazioni: mix merceologico, bacini di utenza, flussi pedonali e proposte di intervento sullo spazio pubblico. Il secondo studio invece è stato condotto da Traffico Creativo e consistente in un progetto pilota di marketing territoriale destinato a otto Civ: Casana, Luccoli, Sarzano/Sant’Agostino, Sestiere del Doge, Borgo di Prè, Nervi Mare, Busalla e Chiavari.

I candidati - Dopo aver ascoltato le analisi di Confesercenti è toccato ai candidati sindaco dire la propria. Un'estrazione improvvisata ha stabilito che la prima a parlare fosse Silvia Salis: la candidata ha sottolineato la necessità di interventi coordinati senza novità calate dall'alto, con la proposta di un tavolo permanente coi Civ "ma che funzioni davvero e studi le esigenze"; poi ha parlato del "ruolo fondamentale dei Municipi", a cui va ridata "possibilità di spesa e di risposta rapida sul territorio", a fronte di una "macchina comunale lenta". Per la candidata c'è la necessità "di una moratoria per la grande distribuzione, perché ce n'è a sufficienza". Secondo Salis il "Piano del commercio è arrivato tardi: serve ma va collegato col Piano urbanistico comunale (Puc)", in conclusione la riflessione sui grandi marchi: "Il fatto che se ne vadano ci deve preoccupare, se non trovano interesse nel restare a Genova dobbiamo riflettere sul posizionamento della sesta città d’Italia nel panorama nazionale".

Dopo Salis è stato il turno di Pietro Piciocchi, che ha soprattutto difeso quanto fatto dall'amministrazione di cui ha fatto parte per 8 anni: dal Piano del commercio alle "15 intese commerciali per salvaguardare commercio di vicinato e di prossimità", poi le linee guida dei dehor e la revisione del canone unico ma anche la "riqualificazione delle piazze". Piciocchi poi ha sottolineato come ci sia stata attenzione da parte del Comune anche per quanto riguarda l'impatto dei cantieri. In realtà questa casistica in alcune zone, come Cornigliano, ha funzionato meglio che in altre, vedi Certosa dove non sono stati varati piani specifici per salvaguardare il commercio nelle tante aree 'invase' dai numerosi cantieri: "Ho iniziato ad occuparmi di commercio dal 9 dicembre - si difende Piciocchi -, abbiamo varato il Piano del commercio, lavorato sul tema dei dehor e varato altre misure. Da quando sono sindaco reggente credo di aver collaborato benissimo con tutte le associazioni e gli enti. Abbiamo modificato il progetto degli assi di forza proprio in funzione delle necessità del commercio: sono sempre stato aperto al dialogo".

In conclusione è toccato a Mattia Crucioli: "Il commercio di vicinato è il cuore pulsante della città, va difeso di bottega in bottega - ha dichiarato -. Bisogna difendere chi già c'è e consentirgli di sopravvivere con incentivi e disincentivare le medie e grandi superfici di vendita. Bisogna utilizzare la leva fiscale: una buonissima idea è quella della tessera di fedeltà dei Civ, utilizzando anche le partecipate, con premi per chi completa la tessera. Le Ztl poi sono disincentivanti, bisogna consentire alle macchine di parcheggiare".

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