Inchiesta Liguria, Renzi: "Io non patteggio mai, Toti avrà avuto i suoi motivi ma la sua scelta non è il massimo in coerenza"
di Redazione
"Sono garantista e non patteggio: faccio ricorso, appello, vado in Corte Costituzionale, in Cassazione. Combatto come un leone con le armi del diritto"

"A noi ne hanno fatte di tutti i colori. Eppure mai e poi mai mi è passato lontanamente nella testa di patteggiare. Io che sono garantista non patteggio: faccio ricorso, faccio appello, vado in Corte Costituzionale, vado in Cassazione. Combatto come un leone con le armi del diritto". Lo scrive nella sue enews il leader di Italia Viva Matteo Renzi.
"Se Toti ha deciso di patteggiare - prosegue - avrà avuto i suoi motivi e io non giudico nessuno. Ma non accetto che mi si dica che noi non siamo stati garantisti con Toti o con altri. Il garantista chiede che l'indagato-imputato sia messo in condizioni di difendersi alla pari. L'imputato ha diritto di patteggiare ma per me questa scelta non è il massimo della coerenza". "Per me - conclude - chi è certo di avere ragione è meglio che non patteggi".
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