Imperia: Rivieracqua chiude bilancio 2022 con disavanzo 7,8 milioni
di Redazione
Ultimo atto del cda uscente, la gestione ora passa a Giuseppe Torno come amministratore unico
Chiude con un disavanzo di 7,8 milioni il bilancio 2022 di Rivieracqua, il gestore unico del pubblico acquedotto in provincia di Imperia. Il documento programmatico è stato approvato stamani come ultimo atto del cda uscente, con presidente Gian Alberto Mangiante e consiglieri di amministrazione Sara Rodi e Giacomo Chiappori. La gestione passa ora a un amministratore unico, Giuseppe Torno, liquidatore di Amat, il gestore cessato del servizio idrico integrato di Imperia.
"C'è una perdita, motivata da una guerra, da un'impennata inaudita del costo dei rifornimenti energetici e del costo di approvvigionamento delle materie prime - ha detto Mangiante -. I 7,8 milioni, dunque, sono figli di un incremento del costo energetico che per l'anno 2022 è stato di oltre 14 milioni". Resta, tuttavia, una situazione debitoria che potrà essere colmata con il futuro ingresso di un partner privato.
"Dal piano finanziario - prosegue - l'ammontare dei debiti di Rivieracqua è di circa 80 milioni. L'ingresso del socio privato è all'esito della gara europea, che sarà a cura della gestione commissariale". Sulla situazione presente: "Allo stato attuale è una società che fattura oltre 45 milioni ed ha più di 200 dipendenti. Se comparata con quanto abbiamo trovato nel dicembre del 2017, sembra di mettere a confronto l'era preistorica con quella lunare".
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