Il ministro Pichetto Fratin al forum Nuove energie di Telenord: "Ritorno al nucleare nel 2025"
di Matteo Cantile
Il minisitro dell'ambiene annuncia un riassetto normativo e aggiunge: "Serve un'operazione verità"
Il nucleare non è una tecnologia del passato, ma una risorsa chiave per la transizione energetica.: lo ha dichiarato il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin al forum “Nuove Energie” organizzato a palazzo Interiano Pallavicino di Genova dal gruppo editoriale Telenord. Il ministro ha evidenziato il ruolo delle centrali di quarta generazione e dei piccoli reattori modulari. Tra i punti cruciali, l'importanza della comunicazione per superare le paure infondate legate a questa fonte energetica e la necessità di un quadro normativo che entro il 2025 possa permettere all’Italia di tornare protagonista nel settore nucleare.
Nucleare moderno – “La narrazione della paura deve finire: oggi si parla di tecnologie avanzate, non degli impianti degli anni ‘50,” ha dichiarato Pichetto Fratin, rispondendo alle preoccupazioni di chi associa il nucleare ai rischi legati agli impianti del passato. Le nuove centrali di quarta generazione, i piccoli reattori modulari e la sperimentazione sulla fusione nucleare rappresentano, secondo il ministro, una vera rivoluzione tecnologica che consente di coniugare sicurezza ed efficienza. Questi impianti non sono comparabili con quelli obsoleti del secolo scorso e garantiscono livelli di sicurezza ben superiori.
Il ruolo della comunicazione – Secondo Pichetto Fratin uno degli ostacoli maggiori al ritorno del nucleare in Italia è la disinformazione. “Fino ad oggi, sul nucleare è prevalsa una narrazione della paura,” ha affermato il ministro, sottolineando la necessità di un'informazione chiara e trasparente sui rischi reali e i vantaggi della nuova tecnologia. L'opinione pubblica, infatti, è spesso influenzata da pregiudizi e false credenze che impediscono una discussione costruttiva su questa forma di energia. “Non bisogna nascondere i rischi, ma è necessaria un’operazione verità.”
Transizione ecologica – Il ministro ha inoltre sottolineato come il nucleare sia parte integrante del piano nazionale per la transizione ecologica: “Siamo convinti che il nucleare di nuova generazione sia l’energia che serve alla transizione ecologica e possa essere il complemento ideale per un sistema basato sulle rinnovabili.” L'energia nucleare, ha spiegato, garantisce la continuità nell'erogazione, un aspetto cruciale per un sistema energetico che si appoggia sempre più sulle fonti rinnovabili, spesso intermittenti.
Obiettivi per il futuro – Nel piano nazionale integrato energia e clima l’Italia prevede una quota nucleare che va dall’11 al 22%, ma per raggiungere questo obiettivo è necessario un quadro normativo adeguato. “Entro la fine dell'anno, la commissione guidata dal professor Guzzetta presenterà un riassetto normativo del settore,” ha spiegato il ministro. L'obiettivo è avere un quadro legislativo chiaro entro il 2025, che permetta al Paese di passare a una fase operativa per lo sviluppo di nuove centrali.
Sperimentazione sulla fusione – Un capitolo a parte è stato dedicato alla fusione nucleare, una tecnologia che promette di essere il futuro dell’energia pulita e illimitata. “L’Italia è in prima linea anche sul fronte della sperimentazione sulla fusione,” ha dichiarato Pichetto Fratin. Il 6 novembre, Roma ospiterà il primo evento del World Fusion Energy Group, con la partecipazione di Giorgia Meloni e del Direttore Generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), Rafael Grossi. “Questo evento segnerà un passo importante nel confronto internazionale sulla fusione.”
Coinvolgimento imprenditoriale – Parallelamente al percorso politico anche il mondo dell’imprenditoria e della ricerca si sta muovendo. “Molte qualificate aziende e centri di ricerca in Italia stanno lavorando attorno al nuovo nucleare,” ha affermato Pichetto Fratin. L’interesse per le tecnologie nucleari è in crescita non solo in ambito governativo, ma anche tra le imprese italiane, desiderose di recuperare terreno su una tecnologia che gli altri Paesi del G7 già utilizzano ampiamente.
Il contributo del forum – Il forum “Nuove Energie” arriva in un momento cruciale per il dibattito sul futuro energetico del Paese. Pichetto Fratin ha espresso gratitudine agli organizzatori e si è detto certo che l’evento offrirà un contributo importante per alimentare il confronto sul nucleare. "Grazie ancora e buon lavoro," ha concluso il ministro.
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