Gronda, il viceministro Morelli: "Va fatta senza se e senza ma, basta opposizioni e discussioni"

di Edoardo Cozza

L'intervento alla convention della Lega sulle infrastrutture: "Se ci fermano ancora, la faremo sicuramente col prossimo governo che sarà amico di Genova"

Il capitolo infrastrutture non è mai secondario per Genova: anche in questa campagna elettorale sono tanti i temi al centro del dibattito. Molti sono stati affrontati nell'appuntamento organizzato proprio nel capoluogo ligure dalla Lega. Tra i partecipanti anche il viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Alessandro Morelli: "Qui si sta rivivendo una propria primavera, legata al decreto Genova voluto fortemente dal viceministrod dell'epoca Rixi, che ha permesso di ottenere miliardi e miliardi, anche come recupero della tragedia del Ponte Morandi. Oggi abbiamo nuova infrastruttura moderna a disposizione dei genovesi e non solo". 

Tema sempre sotto i riflettori è quello della Gronda, per cui il ministro Giovannini ha promesso tempi celeri tra firme decisive (luglio) e via ai cantieri (settembre): "È l'auspicio che tutti abbiamo: su questo argomento vi sono stati troppe discussioni e dibattiti per anni. Oggi se non riuscissimo a ottenere questo risultato per varie ragioni perché qualcuno continuerà a opporsi, l'auspicio è che il nuovo governo che entrerà in carica l'anno prossimo sia amico di Genova e faccia la Gronda senza se e senza ma".

Genova ha pochi spazi, allora come retroporto deve guardare al Basso Piemonte: "Si tratta di una soluzione necessaria perché si vivono difficoltà per la logistica per una conformazione geografica di porto e città. Bisogna mettere in atto una serie di azioni che permetta un rapporto rapido con retroterra. Alessandria e Mortara sono ottime opportunità: abbiamo a cuore la volontà di migliorare la vita delle imprese e dei cittadini, perché ambiente e logistica migliori permettono lo sviluppo dell'area".