Giunta, Nicolò e Giampedrone sono dentro, la Caprioglio no: tutti i nomi per i cinque posti
di Matteo Cantile
Trattative febbrili per trovare una soluzione allo stallo entro domenica
Giacomo Giampedrone farà parte della squadra degli assessori regionali: dopo qualche incertezza, che era serpeggiata nelle ultime ore, è lo stesso Marco Bucci a rivelare all'assemblea degli eletti delle liste civiche Vince e Orgoglio Liguria, riunita nel pomeriggio, la sua decisione. Sarà l'assessore spezzino, il più votato dell'intera lista, a rappresentare i civici nella squadra del governo regionale.
Gli uomini di Bucci - Giampedrone, al quale andranno le deleghe a Protezione civile e nuova edilizia ospedaliera (più molte altre, i dettagli saranno definiti nei prossimi giorni), non è mai stato veramente in discussione: non solo è l'esponente civico con il maggior consenso ma ha anche maturato delle competenze specifiche alle quali Bucci non può e non vuole rinunciare. Il fatto che sia considerato totiano, essendo stato fedele collaboratore e amico sincero dell'ex presidente Giovanni Toti, non ha un peso, almeno nelle scelte del Governatore. Altro nome ormai certo di entrare nella squadra, anch'egli espressione diretta del presidente, è Massimo Nicolò: l'oculista, una vera autorità nel campo delle maculopatie, è considerato da Bucci la persona perfetta per guidare la difficile macchina della sanità regionale.
Il/la savonese - Definiti i due intoccabili di Bucci, resta da scegliere l'assessore che dovrà rappresentare il territorio di Savona e, nel gioco ad incastri che ne conseguirà, stabilire chi, tra i nomi messi in campo dai partiti, dovrà essere escluso per fargli posto. Appare piuttosto chiaro, per una questione di rapporti di forza, che dovranno essere o Lega o Fratelli d'Italia a risolvere l'impasse: uno dei due movimenti ha il diritto di sostituire uno dei suoi nomi con un altro esponente di partito, a patto che sia persona capace e che venga da Savona. Il problema non è trovare un nome disposto a entrare, Fratelli d'Italia potrebbe schierare Rocco Invernizzi, un fedelissimo di Matteo Rosso, la Lega potrebbe contare su Sara Foscolo o Giancarlo Canepa: la vera questione è selezionare il nome di chi debba restare fuori dalla squadra.
Chi cade dalla torre? - Nelle ricostruzioni giornalistiche, anche le nostre, i nomi che sono circolati come possibili agnelli sacrificali sono quelli dei due Piana (Alessio e Alessandro), esponenti della Lega, e di Luca Lombardi e Simona Ferro di Fratelli d'Italia. Non si tratta di accanimento nei confronti di queste degnissime persone, per carità, ma di mero calcolo aritmetico: poiché Forza Italia ha un solo assessore, non è certo Marco Scajola la persona destinata a restare fuori. Con Nicolò e Giampedrone espressione civica, i possibili uscenti sono necessariamente loro quattro.
I Piana - Entrambi gli esponenti che portano questo cognome avrebbero buone ragioni per considerarsi indispensabili: Alessandro è stato vicepresidente nella scorsa legislatura e dopo l'arresto di Toti ha dovuto assumere il difficile incarico di facente funzioni. E' chiaro che uno con questo pedigree si aspetti di tornare in Giunta. Ma anche Alessio può fare gli stessi pensieri: ha sostituito Andrea Benveduti nel difficile assessorato allo Sviluppo economico e, in meno di un anno, si è guadagnato la stima di tutti, in particolare delle categorie economiche che hanno già iniziato a rumoreggiare quando si è paventata una sua esclusione. A volersi sbilanciare, Alessio Piana ha qualche chance in più di quante ne abbia Alessandro; anche per una considerazione accessoria: se Alessio Piana si dimettesse per diventare assessore entrerebbe in consiglio Sandro Garibaldi. Se si dimettesse Alessandro Piana, invece, gli subentrerebbe Armando Biasi, sindaco di Vallecrosia che, secondo le voci dei bene informati locali, non è in totale sintonia con lo stesso Piana.
Fratelli di Liguria - Gli esponenti del partito che Matteo Rosso ha indicato come possiblili assessori sono Luca Lombardi e Simona Ferro e su di loro non è mai arretrato di un millimetro: Lombardi va a premiare lo straordinario risultato ottenuto in provincia di Imperia, la Ferro è assessore uscente, ha ottenuto un ampio consenso (anche superiore al previsto) ed è una fedelissima del coordinatore. Nelle varie riunioni è stato fatto notare che a Fratelli d'Italia andranno anche il presidente del Consiglio (assegnato a Stefano Balleari) e, in una certa misura, anche l'assessore alla Sanità (Nicolò, che pur essendo una scelta di Bucci resta comunque un esponente meloniano): nemmeno questo ha smosso Matteo Rosso che, peraltro, la Sanità non l'ha mai chiesta e, dicono i rumors, nemmeno la vuole.
L'ipotesi Caprioglio - Destituita di fondamento l'ipotesi di ripescare a Savona l'ex Sindaca Ilaria Caprioglio, prima dei non eletti nella locale lista Vince Liguria: l'idea era nata tra Lega e Fratelli d'Italia, che speravano di poter sostituire Giampedrone con la Caprioglio, così da conservare i propri posti in Giunta. Ma, come detto, Bucci ha respinto l'iniziativa e pare che nella mattinata di oggi abbia chiamato direttamente l'ex Sindaca per spiegare le sue ragioni: che affondano nella convinzione che non solo Giampedrone sia necessario ma anche che togliere uno spezzino per inserire una savonese tapperebbe un buco a Savona creandone uno alla Spezia.
Vaccarezza - A un certo punto della riunione di metà settimana era uscito, come possibile jolly, il nome di Angelo Vaccarezza: avrebbe completato due caselle in colpo solo, quella della sanità e quella della rappresentatività di Savona. L'idea era questa: dare un secondo assessore a Forza Italia (appunto Vacarezza), rinunciare alla vicepresidenza di Scajola e spingere fuori un potenziale assessore di Fratelli d'Italia o Lega (garantendo un posto da segretario d'aula alla persona esclusa). Tutto un complesso risiko che è stato immediatamente stoppato da Bucci: non se ne parla nemmeno.
Sottogoverno - In attesa di capire se saranno possibili aggiunte di assessori o sottosegretari, Bucci sta comunque cercando di rafforzare la sua squadra con una serie di professionisti che, con vari ruoli, possano coadiuvare la Giunta. Sul settore sanità ci sono alcuni posti cruciali che dovranno essere assegnati: quello di direttore generale del dipartimento Salute e Servizi sociali (visto che la dottoressa Roberta Serena è prossima alla pensione), per cui sono attualmente in corso valutazioni; il commissario di Alisa, che dovrebbe essere l'ex assessore Angelo Gratarola. Infine Bucci vuole trovare una collocazione per Enrico Castanini, attuale direttore generale di Liguria Digitale, che negli anni ha maturato competenze specifiche nel settore sanità (in particolare sul fronte della digitalizzazione e dei processi industriali).
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