Giorno della Memoria, Cavo: "Soprattutto ai giovani: non possiamo voltarci dall'altra parte"

di Marco Innocenti

"Ce lo ricordano le testimonianze dei sopravvissuti. Non è retorica ma attualità e ce lo dimostrano episodi come quello avvenuto a Livorno"

Presente anche Regione Liguria alle celebrazioni per il Giorno della Memoria nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale a Genova. "E' una giornata che ci lascia sempre delle testimonianze che lasciano il segno - ha detto l'assessore Ilaria Cavo - e che permetterà di capire sempre meglio ciò che è accaduto, per far sì che la memoria aiuti a non dimenticare. Sono importanti le testimonianza che ascoltiamo qui ogni anno, come avvenuto in consiglio regionale con la testimonianza delle sorelle Bucci che si sono salvate solo perché scambiate per gemelle e quindi portate in quella baracca per esperimenti. Altrimenti forse non sarebbero state qui a raccontarci".

"Qualche anno fa in questa sala è venuta anche Liliana Segre - ha ricordato Cavo - C'erano stati dei passaggi che io ricordo ancora oggi: lei diceva che da bambina si era resa conto di cosa significasse essere ebrea, quando le leggi razziali le avevano impedito di andare a scuola. Che le sue amichette, anche fuori dalla scuola, non la invitavano più e si voltavano dall'altra parte quando la vedevano passare. Ricordo che raccontò anche quando fu lei a non voltarsi dall'altra parte, quando una sua amichetta non passò una delle visite periodiche che avvenivano nel campo di concentramento, una visita che lei invece aveva passato".

"Credo questa giornata sia il modo per dire a tutti, soprattutto ai giovani, che bisogna continuare a capire che non ci si può voltare dall'altra parte- ha concluso l'assessore Cavo - Non è retorica ma è attualità. Il caso di Livorno deve farci riflettere, non è un caso lontano, parla di ragazzine 15enni che hanno aggredito un ragazzino di 12 anni perché ebreo. E non è stato difeso: qualcuno si è girato dall'altra parte".