Giardini di via Mansueto rimessi a nuovo da un gruppo di volontari: "Ora serve l'aiuto del Comune"
di Marco Innocenti
"Abbiamo ripulito, riverniciato, restaurato e lottato contro i vandali". Ora servono recinzioni e strutture a norma per garantire la sicurezza dei bambini
Un giardino abbandonato da anni, in cima a via Mansueto, in cui a farla da padrone erano rovi ed arbacce. Poi l'idea pazza di Fabio Mazzarello, tornato ad abitare nel quartiere dopo alcuni anni: perché non provare a restituire ai bambini e ai ragazzi di Certosa il campetto dove anche lui aveva giocato anni prima? E così, con tanta buona volontà e ancor più olio di gomito, si è armato di attrezzi, pale e rastrelli, ha tagliato rovi, ha spalato terra, ha pulito muretti, trovando l'aiuto di un piccolo gruppo di volontari.
Oggi, il campetto di via Mansueto è un piccolo gioiello. Certo, c'è ancora qualche lavoretto da fare e, a volte, attira l'attenzione di qualche vandalo che si diverte a spaccare, come accaduto giorni fa, un tavolo da ping pong recuperato e restaurato dai volontari. "Il vero problema - ci spiega Mazzarello - è che adesso siamo arrivati ad un punto in cui non possiamo più farcela da soli, noi volontari. Serve l'intervento delle istituzioni, con manodopera specializzata che effettui i lavori che ancora mancano. C'è da installare bene la recinzione, soprattutto in un punto in cui il giardino si apre su una scarpata molto impervia e pericolosa. Ci sarebbe da rifare il fondo del campetto dove i ragazzi giocano a calcio e a basket: adesso è pieno di solchi e buche. Ci sarebbe da cambiare le porte e i canestri, che oggi sono fatti con tubi di recupero. Ma sono tutti lavori che non possiamo fare noi volontari".
Per questo (e per non disperdere l'esperienza di questo splendido esempio di cittadinanza attiva), i volontari del campetto di via Mansueto rivolgono un appello a tutte le istituzioni: "Abbiamo avuto modo di dialogare con tutti - ci spiega Mazzarello - Con il presidente del Municipio Romeo, con l'assessore Piciocchi, col sindaco Bucci e anche col vicepresidente del consiglio regionale Sanna. Ci sono stati forniti materiali per i lavoretti che abbiamo fatto ma adesso serve che le istituzioni intervengano in prima persona. Noi ci contiamo, serve uno scatto decisivo".
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