Genova, ubriaco nel centro storico con la figlia di 5 anni: la bimba affidata a una comunità
di Alessandro Bacci
La piccola era evidentemente infreddolita e assonnata, è stata trasportata al Gaslini per controlli. Il padre non ha chiesto neanche di accompagnarla
Il personale del reparto Sicurezza Urbana della Polizia locale in servizio nel centro storico nella sera di venerdì scorso è stato fermato da una donna che ha segnalato di aver incontrato lì vicino, in piazza Banchi, un uomo visibilmente ubriaco che le ha chiesto se sapesse se in zona ci fosse un albergo in cui potesse dormire insieme alla bambina che era con lui. Gli agenti hanno avvicinato l'uomo e gli hanno chiesto i documenti. Questi ha fornito il suo e quello della piccina, risultata essere la figlia. Si trattava di un 32enne di origine romena residente in Spagna.
Al personale della Polizia locale ha riferito di vivere proprio nel paese iberico con cinque figli, compresa quella di 5 anni che al momento aveva con sé, tutti affidati a lui perché la madre, che vive in Italia, era entrata nel racket della prostituzione e frequentava persone poco raccomandabili. Il trentaduenne ha aggiunto di essere venuto nel nostro paese perché la donna avrebbe manifestato il desiderio di vedere la bimba, ma che l'incontro non era avvenuto se non tramite social network. Il cittadino romeno, secondo quanto da lui stesso raccontato, avrebbe dormito per tre notti, insieme alla figlia, in un albergo di Ovada. Ha detto anche di aver abbandonato il veicolo sul quale avevano viaggiato perché si era guastato con l'idea di far intervenire il carro attrezzi di un'officina di riparazioni perché fosse trasportato in Spagna e ha aggiunto di essere venuto a Genova per prendere un Flixbus e tornare a casa.
La bimba era vestita con abiti troppo leggeri per il freddo della notte, tanto che un'agente donna le ha chiuso la giacca tenuta aperta nel tentativo di ripararla un po' di più dalla bassa temperatura. La piccolina, mentre il personale provvedeva al controllo dei documenti mostrati dal padre, si è appoggiata stremata allo stipite di un negozio, ha chiuso gli occhi e si è addormentata. A quel punto è stata ricoverata dentro un'auto di servizio perché potesse riposare al caldo. Non appena è stata poggiata sul sedile, la bimba ha chiuso gli occhi scivolando in un sonno profondo.
Nel frattempo, il personale del reparto Sicurezza Urbana, aveva avvisato il magistrato di turno del Tribunale dei minori e i Servizi sociali del Comune di Genova. La piccola è stata portata al Gaslini per controlli e lì ha passato la notte. Il padre, ancora visibilmente in preda ai fumi dell'alcol, non ha chiesto di accompagnarla e si è limitato a fornire un numero di telefono a cui contattarlo per eventuali comunicazioni. Dopo le verifiche sanitarie, che non hanno messo in luce criticità di tipo medico, la bambina è stata affidata a un istituto.
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