Genova, Toti a Telenord dopo le contestazioni in piazza: "Per gli imbecilli non c'è 25 aprile che tenga"

di Redazione

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In Piazza Matteotti il presidente della Regione risponde alla contestazione che arriva da una parte della piazza

Genova, Toti a Telenord dopo le contestazioni in piazza: "Per gli imbecilli non c'è 25 aprile che tenga"

Le celebrazioni del 25 aprile sono proseguite in piazza Matteotti dove si sono registrati momenti di tensione per la presenza di alcuni sostenitori della Lista Cruciolo che protestavano contro l'invio di armi in Ucraina.

Per primo aveva preso la parola Il sindaco di Genova Marco Bucci: "E' la festa di tutti i genovesi e di tutti gli italiani, questi sono i valori della nostra città, portiamoli avanti insieme per le future generazioni: libertà, uguaglianza, democrazia per tutti noi, viva Genova, viva la libertà, viva il 25 Aprile".

Quindi è stata la volta del presidente della Regione Giovanni Toti, mentre la contestazione cominciava a montare. "Buon 25 Aprile - ha detto - siamo qui a festeggiare una giornata che ha permesso anche a voi di fischiare. Fatemi però dire che è bello ritrovarci qua dopo due anni, fatemi ringraziare coloro che lo hanno consentito, i medici, gli operatori sanitari che ci hanno consentito di tornare qua in piazza a festeggiate. Mi direte che era il loro lavoro, ma non è scontato nè banale. Festeggiamo la pace ma anche, come ricordato dal presidente Mattarella e dalla senatrice Segre, la pace di chi non ha chinato la testa, di chi ha combattuto e di chi è morto. Se siamo qui a festeggiare insieme lo dobbiamo a chi è sceso in piazza ascoltando le parole lette alla radio da Sandro Pertini che leggeva un comunitato del Cln che chiedeva ai cittadini di riscattare il proprio onore liberandosi con le proprie forze. Credo che questo sia lo spirito con cui dobbiamo affrontare oggi la nostra giornata. Chi oggi pensa di risolvere con qualche fischio una giornata così importante credo che non abbia capito fino in fondo. In questa piazza devono stare le idee di chi ha pensieri molto diversi, è quello che celebriamo oggi. Nella libertà di tutti e nella pace fatta di diritto, di eguaglianza e di coraggio vi auguro buon 25 Aprile viva Genova medaglia d'oro, viva la Repubblica, viva l'Italia".

Dopo il presidente ha presso la parola Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale per la orazione ufficiale della giornata. "E' legittimo il pacifismo senza se e senza ma, ma non è possibile decidere sul diritto alla resistenza degli altri Paesi in guerra". Flick ha quindi ricordato che "l'Italia ripudia la guerra" ma sottolineando che in "Ucraina assistiamo a tanti massacri".

Nel corso della commemorazione la tensione fra i sostenitori di Mattia Crucioli e gli altri partecipanti alla manifestazione ha continuato a crescere. Al centro della discussione la diversa posizione rispetto alla guerra in Ucraina e soprattutto all'invio di armi al popolo ucraino che si sta difendendo dall'aggressione russa.

Successivamente il presidente regionale ha commentato l'accaduto: "Il 25 aprile è una festa di tutti, qualcuno non lo capisce ma per gli imbecilli non c'è 25 aprile che tenga".