Genova: minori stranieri problematici per disagi e dipendenze, istituzioni a confronto per gestire l'emergenza
di Redazione
L'assessore Gambino: "In molti delinquono approfittando delle pieghe di un sistema troppo permissivo che ritengono di poter aggirare"
A Tursi tavolo interistituzionale minori non accompagnati
Rosso, "a breve partirà una delle prime progettualità"
GENOVA
Riunito, a Palazzo Tursi, il tavolo interistituzionale minori stranieri non accompagnati, attivato dal Comune di Genova su proposta dell'assessore alle Politiche Sociali Lorenza Rosso e alla presenza dell'assessore alla Sicurezza Sergio Gambino. Al tavolo hanno partecipato i rappresentanti della Prefettura di Genova, Questura, Anci Liguria, Regione Liguria, Alisa, i rappresentanti degli enti del Terzo Settore esperti della materia e l'ufficio del garante dell'Infanzia e dell'adolescenza dei minorenni di Regione Liguria.
"Alcuni di questi ragazzi manifestano problematiche collegate alla salute mentale o alle dipendenze che i nostri educatori non possono curare. - dichiara l'assessore alle Politiche Sociali Lorenza Rosso - Per questo ci siamo tutti rimboccati le maniche e a breve partirà una delle prime progettualità frutto della collaborazione interistituzionale. A settembre, nell'ambito del progetto "Nuove prospettive il modello Genova tra interazione e Cura" in collaborazione con ASL 3 e AncI regionale, si attiverà un ambulatorio per lo screening sanitario e sociosanitario dei minori di primo arrivo e per la costruzione di una equipe multidisciplinare sociale e sanitaria integrata. L'obiettivo che ci siamo posti è quello di avviare azioni di prevenzione e cura delle patologie riscontrate, prendendo in carico e curando le situazioni con problematiche collegate alla salute mentale da parte del sistema sanitario e sociosanitario integrato, anche al fine di individuare l'adeguato setting residenziale di accoglienza e di cura".
"L'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati è una sfida complessa che richiede l'uso di tutti gli strumenti a nostra disposizione - spiega l'assessore alla Sicurezza Sergio Gambino - Per prevenire che questi minori diventino parte di un sistema delinquenziale, che purtroppo esiste, è indispensabile attivare misure che disincentivino la rete dell'illegalità attraverso un lavoro a 360 gradi tra tutte le istituzioni amministrative, giuridiche e sanitarie. Non si può ignorare che una percentuale significativa di minori stranieri, sul nostro territorio, molto spesso delinquono approfittando delle pieghe di un sistema troppo permissivo che ritengono di poter aggirare, facendola franca. È necessaria una presa di coscienza collettiva che metta in campo tutte le iniziative per interrompere questo circolo vizioso per evitare che tanti ragazzi cadano nella rete della criminalità con grave danno alle loro vite e alla collettività, in generale".
Il confronto interistituzionale ha permesso di affrontare alcuni aspetti di particolare complessità assistenziale dei ragazzi di nuova emersione, oltre a sottolineare quanto sia già stato fatto e si farà per poter tutelare i minori e creare le condizioni per una reale cura e integrazione. Sono molte le iniziative già avviate, come attività specifiche collegate allo sport e alla cultura che puntano all'integrazione di questi ragazzi".
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