Genova, Manon Lescaut al Carlo Felice, il trionfo della sensualità
di Redazione
L'opera che consacrò Puccini tra i grandi con la regia di Davide Livermore ripresa da Alessandra Premoli in scena da venerdì 25 marzo
L'amore sensuale, appassionato e impossibile di Manon Lescaut per Des Grieux rivivrà nei prossimi giorni al Carlo Felice.
La fortunata opera che nel 1893 consacrò Puccini star internazionale andrà in scena venerdì 25 marzo in una coproduzione del Teatro genovese con il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Liceu di Barcellona e il Palau de les Arts de Valencia.
Lo spettacolo è affidato alla direzione di Donato Renzetti, mentre la regia di Davide Livermore è ripresa da Alessandra Premoli.
Lo spettacolo pucciniano è stato presentato nel Foyer del Carlo Felice. Con il sovrintendente Claudio Orazi e il direttore artistico Pierangelo Conte sono intervenuti il direttore Renzetti, la regista Premoli, alcuni i componenti del cast e, in video, Davide Livermore. Nel cast figurano Maria Josè Siri (Manon), Marcelo Alvarez (Des Grieux), Stefano Antonucci (Lescaut), Matteo Peirone (Geronte).
Ci sarà anche l'attore Roberto Alinghieri per un prologo aggiunto da Livermore che ha immaginato il racconto in una sorta di flashback: "L'anno prima del debutto dell'opera - ha spiegato - veniva aperta Ellis Island, un isolotto parzialmente artificiale alla foce del fiume Hudson nella baia di New York, trasformato fino al 1954 nel principale punto d'ingresso per gli immigrati che sbarcavano negli Stati Uniti. E allora ho immaginato che lì vada a morire Manon e non nel deserto della Louisiana, che non esiste".
All'inizio dell'opera dunque, il vecchio Des Grieux (siamo nel 1954) va per l'ultima volta a vedere il luogo dove si era spenta la sua Manon e ne rivive la storia. "Manon - ha detto Renzetti - è un'opera straordinaria, a me ricorda per certe soluzioni musicali "La fanciulla del West".
Nel presentare l'incontro il sovrintendente Orazi ha sottolineato l'attività particolarmente ricca del Carlo Felice in questo periodo di rilancio: "Nel biennio 2018/2019, quindi prima della pandemia - ha detto - il Teatro ha prodotto 75 recite liriche, 34 concerti e 17 balletti; nel biennio 2022/2023 arriveremo a 96 recite liriche, 37 concerti e 21 balletti. E poi mi preme sottolineare che abbiamo stabilizzato 40 dipendenti e a breve presenteremo un ciclo importante di concerti da portare in Regione".
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