Genova, la storia del dottor Adamoli: una vita in Africa ad aiutare i più deboli

di Matteo Angeli

"Non sono più un ragazzino ma appena terminerà l'emergenza covid tornerò giù per fare dei corsi di aggiornamenti per gli infermieri"

Sergio Adamoli, classe di ferro 1934, chirurgo toracico al San Martino inizia l’esperienza in Africa inizia nel 1979, prestando servizio come chirurgo nell’Ospedale militare di Luanda. Dalla fine degli anni novanta lavora, come chirurgo e capoprogetto, con ONG italiane in Somalia, Angola, Congo Kinshasa, Gabon, Mali e Repubblica Centrafricana. Socio fondatore della Onlus genovese Medici in Africa si occupa soprattutto di formazione di quadri paramedici. Missioni didattiche in Madagascar, Senegal, Mali, Guinea Bissau, Camerun e Etiopia.

Adamoli oggi ha partecipato alla presentazione dearà ospitato presso il Ministero degli Affari Esteri, vista la sua valenza, il convegno SPeRA Solidarietà, Progetti e Risorse per l'Africa, che si terrà il 26 e 27 maggio a Roma e che avrà al centro i temi di Volontariato, Chiesa, Università e Imprese. 

"C'è ancora tanto da fare, ma non mi pare che ci sia tutta questa volontà di cambiare le cose. Non sono più un ragazzino ma appena terminerà l'emergenza covid tornerò giù per fare dei corsi di aggiornamenti per gli infermieri fondamentali per tutto il sistema".