Genova, la coda infinita di poveri ogni martedì in vico Croce Bianca
di Anna Li Vigni
Fabrizio Castelli: "Adesso abbiamo circa 60 persone in più alle quali offriamo prodotti alimentari". Il requisito per avere l'aiuto è essere poveri. Ogni martedì distribuiamo almeno 120 pacchi"
"Prima venivano i vigili per aiutarci. Oggi non ci sono. Non è una situazione facile da gestire. Al mattino si distribuiscono i numeri. Poi nel primo pomeriggio si consegnano i pacchi: pane, pasta, zucchero, latte, passata di pomodoro, olio, formaggio, biscotti...Poi abbiamo anche un ambulatorio medico che funziona sia il martedì che il giovedì. Per accedervi bisogna avere l'STP che è una sorta tessera sanitaria dai 18 ai 60 anni. Ci sono molti senegalesi e arabi. Adesso ci sono anche molte ucraine", spiega Fabrizio Castelli.
Molte le persone che chiedono informazioni. Offriamo anche la possibilità di farsi una doccia e per questo abbiamo bisogno di sapone, docciaschiuma e rasoi", chiarisce Fabrizio Castelli vice coordinatore dell'associazione Afet Aquilone.
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