Genova, l'assessore comunale Gambino: "Al lavoro con la Prefettura: saremo pronti se indicati come 'porto sicuro'"

di Edoardo Cozza

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Nel 2018 una nave militare con 150 migranti arrivò a Calata Bettolo: "Oggi dovremmo trovare un'altra soluzione, perché lì è area di cantiere"

Genova, l'assessore comunale Gambino: "Al lavoro con la Prefettura: saremo pronti se indicati come 'porto sicuro'"

Genova si prepara all'eventualità, di cui si parla di alcuni giorni, di essere designata dal Ministero dell'Interno ad essere uno dei "porti sicuri" per l'attracco delle navi delle Ong che salvano i migranti in mare. A spiegarlo, a margine di una presentazione, l'assessore alla protezione civile del Comune di Genova, Sergio Gambino.

"È evidente che essendo una città portuale potremmo essere soggetti a una decisione di questo tipo - spiega - e con la Prefettura stiamo mettendo a punto un piano per essere pronti nel caso in cui il Ministero dell'Interno dovesse stabilire di scegliere Genova come porto sicuro. Per noi, comunque, non c'è nessun problema, siamo pronti a riceverli e a fare si che abbiano tutto il necessario per l'ospitalità".

Genova, tra l'altro, era stata già al centro nel 2018 di un'attività di accoglienza di profughi, arrivati con una nave militare. "In quel caso erano circa 150 migranti che erano sbarcati a Calata Bettolo - ricorda Gambino - e che erano stati poi distribuiti su tutto il territorio italiano. Oggi Calata Bettolo non è più idonea perché è zona di cantiere ma la banchina di attracco non è un problema. Quello che dovremo organizzare principalmente è la struttura di accoglienza, censimento e visite mediche, per mettere queste persone nelle condizioni di essere correttamente ospitate".

Sul tema il sindaco Marco Bucci aveva sottolineato che il Viminale sa quali sono i porti che potranno essere chiamati in causa: "Se ci dovesse essere Genova ci adegueremo e chiederemo che vengano fornite alla città risorse e strumenti adeguati per fronteggiare l'accoglienza e garantire una corretta ospitalità che non crei disagi alla città".

Nei giorni scorsi il governatore Giovanni Toti a Telenord aveva detto che "è giusto dividere il peso di una ondata migratoria importante su tutto il territorio nazionale e non solo sui porti che hanno già sofferto tantissimo".