Genova, il Comune blocca l'acquisto dell'ex cinema Chiabrera

di Redazione

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La giunta ha deciso di ritirare la delibera di acquisto. LA questione era stata sollevata dal capogruppo del Pd Alessandro Terrile

Genova, il Comune blocca l'acquisto dell'ex cinema Chiabrera

 La giunta comunale genovese ha ritirato la delibera di acquisto di alcuni immobili nel centro storico e "sta approfondendo la questione", fanno sapere dai corridoi del Comune, dopo il caso emerso oggi in commissione consiliare.

Il capogruppo del Pd Alessandro Terrile ha sollevato la questione relativa alla compravendita, da parte del Comune, dell'ex cinema Chiabrera, storica sala a luci rosse nel cuore dei caruggi, per cui Tursi era pronto a sborsare 541mila euro. Il consigliere dem ha sottolineato che nel 2021 l'immobile era stato aggiudicato all'asta per il valore dei 110mila euro.

"I valori immobiliari a Genova aumentano solo in via Chiabrera - dice con sarcasmo Terrile - quali sono le ragioni per cui un immobile venduto l'anno scorso a 110.800 euro oggi viene acquistato dal Comune di Genova a 440.000 euro oltre Iva e costi accessori? Lo abbiamo chiesto questa mattina in commissione consiliare, ma nessuno è stato in grado di risponderci, abbiamo consegnato agli uffici copia della perizia depositata in tribunale nel 2018, e chiesto e ottenuto il rinvio della delibera di autorizzazione all'acquisto".

Quella perizia del 2018, realizzata in seguito alla procedura esecutiva che aveva portato il bene all'asta, parlava di un valore di mercato di 197mila euro. Dopo alcuni tentativi di vendita deserti, l'immobile era stato aggiudicato con decreto di trasferimento del 11 febbraio 2021.

La proprietà risulta essere di una società immobiliare genovese, la Byron Srl. L'acquisto rientra nell'ambito del programma ministeriale PINQuA, con 3,6 milioni di euro dovrebbero essere acquistati sette immobili nel centro storico tra cui, oltre al cinema, un palazzo in via Balbi e locali a piano strada. L'obbiettivo dell'amministrazione, legato al piano Caruggi, è di riqualificarli per progetti di social housing e per la realizzazione di spazi per la collettività.