Genova, i rider in prefettura: "Vogliamo diritti non falsi contratti"

di Michele Varì

La protesta dei fattorini in bici: "In undici ore ho guadagnato 45 euro lorde..."

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Una giornata di mobilitazione per i rider, i fattorini che vediamo sfrecciare un bicicletta per consegnare pizze e altra merce, spesso mettendo a rischio la propria incolumità in cambio di retribuzione inadeguate. Gli stessi fattorini che durante il look down furono essenziali per le consegne anche di medicinali e dispositivi medici rischiando sulla propria pelle anche quando il resto della popolazione era blindata in casa per terrore del virus.

La giornata per i rider è stata organizzata dalla rete Riderxidiritti con lo slogan ”Vogliamo veri diritti, non falsi contratti”.  

Alla protesta a Genova hanno partecipato le categorie della Nidil, Filt e Filcams della Cgil che lunedì in video conferenza incontreranno i vertici della prefettura
Sotto la lente la situazione creatasi a seguito della firma del contratto nazionale sottoscritto a settembre da Assodelivery e Ugl che, a detta della Cgil, peggiora le condizioni di lavoro già assai precarie dei lavoratori condannandoli al cottimo e privandoli della prospettiva di qualsiasi diritto

La Cgil sostiene l’illegittimità di questo accordo che sancisce la natura autonoma del ciclo fattorino, riconosce in via pressoché esclusiva il cottimo, scavalca ed esautora il ruolo dei tribunali visto che le sentenze dei giudici riconoscevano il rapporto di lavoro subordinato
Non solo, la Cgil afferma che è di questi giorni la notizia che le imprese del Food-Delivery stanno intimando ai propri collaboratori di aderire formalmente all’accordo: in caso contrario, per ritorsione, viene chiuso il contratto di collaborazione.

Lunedì prossimo in prefettura, aggiungono dalla Cgil, saranno rappresentate queste gravi problematiche per sollecitare il Governo a porre rimedio a questa situazione che penalizza lavoratori già senza tutele e diritti.