Genova: Hannoun 'espulso' da Milano per l'accusa di aver inneggiato alle violenze di Amsterdam, "Lavoro per revoca foglio di via"
di steris
Residente a Genova da tempo, l'attivista mediorientale è nella lista nera degli USA che lo accusano di finanziare Hamas
"Stiamo lavorando per annullare il foglio di via", ha dichiarato Mohammad Hannoun, presidente dell'Associazione Palestinesi d'Italia, residente a Genova, rispondendo alla notifica ricevuta dalle autorità milanesi dopo la sua partecipazione a una manifestazione pro-Palestina. In un’intervista alla trasmissione Orobik Channel, Hannoun ha denunciato quello che considera un tentativo di "silenziare il movimento pacifico" che da oltre 58 settimane scende in piazza per chiedere la fine del conflitto israelo-palestinese e fermare quello che definisce un "genocidio" contro il popolo palestinese.
Frasi controverse - Il foglio di via, che gli impedisce di tornare a Milano, è stato notificato a seguito di alcune dichiarazioni fatte durante il corteo pro-Palestina. "Ho parlato dei tifosi del Maccabi Tel Aviv ad Amsterdam, che avevano inneggiato all’esercito israeliano, e dei loro atti vandalici contro la comunità araba. Ho detto che, in risposta, i cittadini di Amsterdam avevano reagito con azioni simili", ha spiegato il leader palestinese. "In quell'occasione ho detto ‘facciamo un applauso a chi ha educato i fascisti israeliani’", ha aggiunto.
Precisazione - Secondo Hannoun, le sue parole non avevano intenzioni di incitare all'odio, ma miravano a denunciare le violenze e le discriminazioni subite dalla comunità araba in Europa. "Da 58 settimane scendiamo in piazza per fermare il genocidio. I nostri slogan e le nostre azioni sono sempre stati rispettosi e pacifici", ha precisato il presidente dell’associazione. "Non sono arrivato in Italia ieri. Vivo qui da 40 anni, mi sono laureato, sono integrato e so come funziona il sistema italiano. Non ho mai chiesto a nessuno di fare qualcosa di illecito", ha aggiunto, sottolineando il suo impegno nella vita civile e politica del paese.
Lista nera - La vicenda si complica ulteriormente con la recente inclusione di Hannoun nella lista nera del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, che lo accusa di finanziare Hamas, gruppo considerato terrorista da molti paesi. Hannoun ha smentito categoricamente tali accuse, ribadendo che l’associazione Palestinesi d’Italia si occupa esclusivamente di aiuti umanitari. "Tutto quello che facciamo nella Striscia di Gaza e nei campi profughi è al 100% aiuto umanitario. Non abbiamo mai finanziato fazioni militari", ha detto, chiarendo che le sue attività sono indirizzate esclusivamente a sostenere le vittime del conflitto.
Critica - In conclusione, Hannoun ha criticato la politica italiana e internazionale nei confronti di Israele, definendo la situazione attuale come una "politica completamente pro-Israele", che, secondo lui, non tiene conto delle sofferenze del popolo palestinese. "Non abbiamo mai fatto danni in 58 cortei. Il nostro impegno è sempre stato a favore della pace e dei diritti umani", ha concluso.
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