Genova, Esselunga a San Benigno: via libera del Tar

di Edoardo Cozza

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Il tribunale amministrativo ha detto no a tutte le motivazioni sollevate. L'assessore all'urbanistica Cenci: "Confermata la bontà della variante al Puc"

Genova, Esselunga a San Benigno: via libera del Tar

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria ha respinto il ricorso presentato lo scorso febbraio da Coop Liguria contro il Comune di Genova e Autorità di sistema portuale Mar Ligure occidentale sull’annullamento della delibera del consiglio comunale del 23 febbraio scorso sulle modifiche al Puc relativo a San Benigno per l’autorizzazione alla cessione dell’indice edificatorio funzionale al completamento dei relativi interventi per l’insediamento di una media struttura di vendita di alimentari di Esselunga. Respinte dal Tar tutte le motivazioni, in totale 50, sollevate dal ricorrente.

"Siamo soddisfatti della sentenza – spiega l’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci – viene confermata la bontà della delibera sulla variante al Puc le cui opposizioni sono state respinte una ad una nell’articolata sentenza, in circa 50 pagine. In particolare, il collegio ha evidenziato come la relazione urbanistica sui contenuti di modifica al Puc predisposta dalla direzione Urbanistica dimostri che l’indice di utilizzazione di 0,75 mq per mq non risulta superato e che lo Schema di assetto urbanistico-Sau aveva tenuto contro del piano di riordino del nodo di San Benigno, allora in fase istruttoria, che prevedeva la demolizione dell’elicoidale ed escludeva la permanenza di volumi residui nell’area non coerenti con la funzione a servizi prevista dal medesimo Sau. La sentenza dice anche che il progetto infrastrutturale oggi approvato prevede, invece, di mantenere e riconvertire a usi di interesse pubblico detti volumi, con conseguente esclusione degli stessi, ai sensi dell’art. 11 delle norme generali del Puc, dal computo della superficie agibile".

Sul caso interviene il presidente di Coop Liguria, Roberto Pittalis. "Stiamo approfondendo le motivazioni della sentenza. Nei prossimi giorni confermeremo la nostra intenzione di ricorrere al Consiglio di Stato. Continuiamo a lavorare con tranquillità, consci di poter far valere i nostri diritti",