Genova, discussione sui depositi chimici a Tursi: la protesta in via Garibaldi

di Marco Innocenti

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Colnaghi: "Le alternative a Ponte Somalia ci sono. Se l'impianto non può stare in un contesto urbano, lo si deve riconvertire in qualcosa di più green"

Dentro, maggioranza e opposizione si confrontano sullo spostamento dei depositi chimici da Multedo a Sampierdarena. Fuori dalla porta, in via Garibaldi, una cinquantina di persone per dire no al trasferimento nella zona di ponte Somalia. "Due per ogni comitato" aveva annunciato anche Michele Colnaghi, presidente del Municipio Centro Ovest che da tempo raccoglie le varie anime della protesta contro la strada intrapresa dalla giunta Bucci. In Sala Rossa, il consiglio comunale straordinario dedicato al tema.

Ad accendere ancor di più le braci della polemica politica è stata la decisione di non ammettere più il pubblico alle sedute del consiglio, "decisione - ha precisato il presidente dell'assemblea Federico Bertorello - che non ha null’altro a che vedere che con il buon senso di cui tutti dovremmo essere capaci in una situazione di emergenza sanitaria come questa". Una scelta dovuta quindi alla difficile situazione pandemica e non, come invece accusano le opposizioni, per far sì che in aula non andasse in scena la prevedibile contestazione da parte dei Comitati del No. Al di là delle polemiche intorno a questa decisione, comunque, la protesta c'è stata ma solo al di fuori di palazzo Tursi. Tutto si è svolto in un clima di calma e civiltà, con appena un paio di vigili urbani a presidiare per precauzione il portone borchiato della sede del Comune. 

"Le alternative a ponte Somalia ci sono - ha dichiarato il presidente del Municipio Colnaghi - Noi già a marzo chiedevamo un tavolo di confronto in cui valutare insieme le alternative. Questo confronto non c'è mai stato concesso ma alternative ci sono. E poi se quest'impianto non è compatibile con la presenza all'interno di un tessuto urbanizzato, va riconvertito in un impianto più green".