Genova, da Priaruggia a Quinto: Levante abbandonato al degrado e all'incuria

di Maurizio Michieli

Cantieri, interdizioni, inquinamento, sporcizia, opere incompiute

Cantieri (alcuni aperti e chiusi in attesa di "sviluppi"), interdizioni, inquinamento, sporcizia, opere incompiute. Negli ultimi mesi la porzione del litorale di levante di Genova che va da Priaruggia a Quinto è stata abbandonata al degrado, oltre che alla scarsa manutenzione.

Ma anche i piccoli parchi pubblici delle vie interne non godono di buona salute e ormai vengono frequentati più dai cani e dai loro padroni che da bambini e anziani.

Di recente la spiaggia di Priaruggia (dove il fiumiciattolo continua a riversare in mare liquami di ogni genere) è rimasta chiusa per qualche settimana a causa della presenza di amianto e la terrazza panoramica della benemerita Sportiva Quarto continua a essere inaccessibile.

All'altezza della baia dei Montani, tra Quarto e Quinto, uno scavo aperto da mesi, oltre a deturpare orrendamente il paesaggio, costringe i passanti allo slalom.

A Quinto la magnifica area del depuratore, dopo la chiusura del bar, da un anno è in larga parte transennata e non fruibile, se non per qualche spicchio. E non ci sono servizi. Si parla da mesi di un rilancio - sul modello del depuratore di Sturla - ma l'estate sta per iniziare e i lavori non sono partiti.

L'unico restauro portato a termine è il recupero dei Bagni Monumento, all'altezza della statua che celebra Garibaldi e l'impresa dei Mille. Un bel lavoro, ma privato e dunque a pagamento.

Chi sperasse - e sono in tanti - di godere dello splendido Levante genovese usufruendo di strutture e suolo pubblico deve spesso rinunciarci. E le proteste viaggiano sui social.

Ecco il servizio inchiesta di Telenord.