Genova: corretti stili di vita, primo appuntamento di Asl3 con gli studenti

di Lorenzo Aluigi

Oltre 400 gli allievi delle scuole superiori genovesi che hanno partecipato all'incontro a Palazzo Ducale

Sono stati oltre 400 gli studenti delle scuole superiori genovesi che hanno partecipato, a Palazzo Ducale, al primo dei cinque appuntamenti del progetto "Asl3 incontra la scuola", del nuovo Dipartimento Asl3, un progetto curato da Gianni Testino, direttore del dipartimento Corretti stili di vita e programmi di comunità Asl3 e da Patrizia Balbinot, dedicato alla promozione dei corretti stili di vita. L'obiettivo è quello di affrontare con un linguaggio divulgativo, e con la partecipazione di esperti, il tema della prevenzione.

"Nella nostra regione - spiega Testino - abbiamo giovani che consumano precocemente alcol, sostanze (soprattutto le nuove sigarette elettroniche), il 33% non consuma frutta e verdura, un terzo non fa attività sportiva, un 60% sta oltre le due ore davanti ai social dormendo poco, e su questi temi bisogna agire con forza". Un'iniziativa che permette di dare una formazione adeguata alle nuove generazioni per trasformarle in "ambasciatori" dei corretti stili di vita verso i coetanei e in famiglia.

"Il vero goal che cerchiamo di portare avanti è quello di mettere in campo i ragazzi che sono stati formati ai corretti stili di vita - sottolinea il direttore generale di Asl3 Luigi Carlo Bottaro - e che saranno in un certo senso insegnanti. Un dipartimento, quello dei corretti stili di vita che non riguarda solo i giovani ma anche gli adulti, le persone più anziane, i pazienti cronici, che hanno diritto dovere di perseguire un corretto stile di vita. Avere un corretto stile di vita significa una vita migliore, sia dal punto di vista fisico che psichico, e soprattutto evitare la malattia. Oggi abbiamo in Liguria una vita media elevata, oltre gli 80 anni, ma una vita libera da malattie ancora troppo bassa, intorno ai 55 anni, il nostro obiettivo è quello di aumentare l'aspettativa di vita sana, e questo oltre a migliorare la qualità della vita delle persone, aiuta anche il servizio sanitario a risparmiare risorse per utilizzarle nei casi più gravi".

Dopo questo primo incontro il ciclo proseguirà tra gennaio e maggio con l'obiettivo di coinvolgere oltre tremila studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.