Genova, vietato creare assembramenti nelle strade a rischio covid
di Redazione
Dalle 21 alle 8 stop a market e negozi se non garantiranno che non venderanno alcolici. Chiusi gli H24. Ordinanza valida per 29 giorni
"Circolare, circolare...". Da oggi chi si ferma (in compagnia) è perduto: per contrastare il contagio del Covid Regione e Comune di Genova hanno disposto il divieto anti assembramenti valido tutto il giorno nelle zone più a rischio, il centro storico (Porto Antico escluso), la parte bassa di Sampierdarena, Cornigliano e Certosa e Rivarolo.
Lo ha comunicato il sindaco di Genova Bucci che ha spiegato: "Questo significa che non si può sostare con altre persone in un posto, ed è esattamente lo stesso tipo di divieto introdotto alla Spezia qualche settimana e che abbiamo visto aver dato i suoi frutti”.
Dalla centrale operativa della polizia locale in attesa di ulteriori chiarimenti dicono che il divieto scatterà se ci si ferma a parlare con più di una persona: in due dovrebbe essere tollerato a patto che si sia muniti di mascherina e a distanza (circa un metro e mezzo). Ma temiamo che ogni agente o militare interpetrerà le direttive in modo diverso: di certo è vietato fermarsi a parlare nelle zone nel contagio in più di due persone e non verranno più tollerati i cittadini senza mascherina o con la mascherina sotto il naso.
Sono queste alcune decisioni prese da Regione Liguria e Comune di Genova per contrastare il contagio e comunicate dal sindaco Bucci nel giorno in cui è entrato in vigore il dpcm.
Nelle zone rosse chiuse le sale gioco, i circoli ricreativi e divieto a manifestazioni pubbliche e private.
L’ordinanza è suddivisa in due parti, la prima riguarda tutto il territorio genovese e ordina la chiusura delle postazioni di vendita al dettaglio nei locali attraverso distributori automatici, “i negozi cosiddetti h24 – ha detto Bucci – ed è inibita per ogni genere merceologico, questo perché sono posti di ritrovo senza possibilità di controllo degli assembramenti e perché possono facilitare il contagio attraverso i distributori stessi, che non vengono sanificati dopo ogni uso”.
Inoltre l’ordinanza stabilisce, sempre per tutta la città, la chiusura di esercizi di alimentari di vicinato, sia minimarket, sia piccoli negozi, sia supermercati, dalle 21 alle 8. “Possono restare aperti solo se sarà garantito che non vendano alcolici in alcuna forma e gradazione e potranno fare attività di consegna a domicilio”, continua il sindaco.
Si tratta di un’ordinanza regionale che entrerà in vigore nella giornata di domani (giovedì 15 ottobre), entro mezzogiorno, e concordata anche con il ministro della Salute Speranza. “Misure non particolarmente restrittive ma che crediamo possano essere utili anche sulla scorta di quanto applicato alla Spezia”, ha sottolineato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
“C’è necessità di collaborazione da parte di tutti perché la situazione non è simpatica – ha detto il sindaco Bucci - ma sono certo che ci sarà collaborazione da parte di tutti i genovesi e sono convinto che riusciremo a vincere questa battaglia".
L’ordinanza durerà 29 giorni, in corrispondenza della scadenza del dpcm con le norme a livello nazionale.
"Strada per strada definiremo l’area dove sarà applicata l’ordinanza entro domattina alle 12 - ha ribadito Bucci - ma con il passare dei giorni definiremo ulteriormente le zone in funzione del riscontro dai test”.
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