Genova, consiglio comunale: nuove regole per question time e partecipazione una tantum di "esperti" di un settore

di Carlotta Nicoletti

Approvata con 32 voti, voto contrario per il Gruppo Misto, M5S, Uniti per la Costituzione e lista RossoVerde.

Nell'aula rossa di Palazzo Tursi, durante la seduta del consiglio comunale di oggi è stata votata una delibera per la modifica di alcune regole del consiglio regionale, che è stata approvata con 32 voti, voto contrario per il Gruppo Misto, M5S, Uniti per la Costituzione e lista RossoVerde.

Le parole del presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba: "Questo percorso è iniziato nel gennaio del 2023 e voluto fortemente dal presidente del consiglio in accordo con tutte le forze politiche. Abbiamo cercato con queste modifiche al regolamento comunale, di andare a regolamentare alcuni passaggi che non erano molto chiari con le precedenti consigliature e cercare di rendere più smart il consiglio, riducendo i tempi di intervento da parte dei consiglieri, affinché la discussione possa essere più rapida e comprensiva. Abbiamo poi introdotto il question time, una nuova sorta di commissione dove verranno presentate tutte le interpellanze con gli assessori di riferimento presenti per smaltire il numero cospicuo di interpellanze, che finiscono sempre in fondo. E infine ci sarà un'attestazione per gli esperti che possono partecipare. Quindi un modo per delineare un quadro normativo più preciso".

Viene modificato art.55 relativo alle dichiarazioni in apertura di seduta consentendo di fare dichiarazioni su qualunque argomento ( non più a carattere cittadino) di carattere generale ma con un passaggio in conferenza capigruppo che dovrà ammetterne la trattazione, viene introdotto il question time con le interpellanze, vengono ridotti i tempi della discussione generale, degli odg ed emendamenti relativi alle mozioni, a figura dell'esperto in commissione viene normata. È stato introdotto il 22 bis ordine del giorno straordinario che sostituisce l'odg fuori sacco e ci sarà la possibilità di esprimere dichiarazione di voto.