Genova, Comune approva 4,7 milioni per extracosti e ritardi sul cantiere dello Scolmatore del Bisagno
di Marco Innocenti
Approvato lo schema di transazione che risolve la controversia con la ditta esecutrice dei lavori del primo lotto della galleria
Il Comune di Genova ha approvato lo schema di transazione per risolvere la controversia con la ditta esecutrice dei lavori del primo lotto per la galleria scolmatrice del torrente Bisagno, a servizio dei torrenti Fereggiano, Noce e Rovare. Il contratto d'appalto, firmato nel 2015, era stato aggiudicato a 33 milioni e 359mila euro. Dopo un contenzioso nato sugli extracosti, l'impresa chiedeva all'ente locale il risarcimento dei danni anche a causa del protrarsi della durata delle attività di cantiere. Tursi, con determina dirigenziale del settore Infrastrutture, ha dato via libera per riconoscere alla ditta una cifra di 4 milioni e 746mila euro.
Il riconoscimento della cifra deriva dalla "mancata contabilizzazione - fa sapere il Comune - degli oneri di discarica dei fanghi risultanti dalla separazione delle porzioni fini dell'ammasso dalle acque di scolo della galleria, extracosti per scavi geologici, maggiori quantità di calcestruzzo impiegate durante la realizzazione del rivestimento definitivo della galleria principale dello scolmatore, maggiori onerosità economiche e temporali conseguenti alla intervenuta crisi epidemiologica da Coronavirus, spese aggiuntive derivanti da riversamento in cantiere delle acque misto fango e materiali di vario tipo del torrente Fereggiano durante eventi meteorologici avversi".
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