Genova, accusa di bancarotta fraudolenta per Paolo Ravà e Enrico Vinelli e altri quattro
di Redazione
Sono accusati anche di autoriciclaggio
La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex presidente del consiglio dell'Ordine dei commercialisti genovesi e in passato numero due di Banca Carige Paolo Ravà e l'imprenditore Enrico Vinelli, oltre ad altre tre persone, per il crac della concessionaria d'auto Autocorsica. Sono accusati di bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio. I due erano anche stati interdetti per un anno su richiesta del sostituto procuratore Luca Monteverde e dell'aggiunto Francesco Pinto. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio aveva sciolto e commissariato il consiglio dell'ordine allora presieduto proprio da Ravà. Per le fiamme gialle Vinelli, all'epoca legale rappresentante della società, e Ravà avevano spogliato la concessionaria dei suoi asset migliori per spostarli in una nuova società, la Centro spa. Per gli inquirenti avrebbero poi concentrato il passivo di Autocorsica sul debito erariale, circa il 97 per cento del totale, così da trasferire nella newco Centro solo la parte sana del gruppo e convincendo così la casa madre, Volkswagen Group Italia spa, a garantire pure alla seconda il contratto per la commercializzazione delle Audi.
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