Genoa, il presidente Zangrillo su Retegui: "Ci interessa moltissimo, ma parliamo solo a cose fatte"

di Edoardo Cozza

Il numero uno rossoblù dal ritiro di Moena: "Rispettiamo lui, l'entourage, la squadra dove gioca, ma anche il nostro gruppo"

"Non è ancora fatta: noi dobbiamo essere realisti. Retegui è un giocatore del Tigre: dobbiamo rispettare lui, il suo entourage, la sua squadra attuale. Ovviamente ci interessa moltissimo, questo è fuori dubbio: sarebbe un grandissimo risultato averlo con noi, ma gli annunci li faremo solo quando ci sarà qualcosa di obiettivo che, a oggi, non c'è. Servono maturità ed equilibrio, anche nei confronti di tutto il nostro gruppo che sta lavorando qui a Moena". Così il presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, interviene sulla trattativa che vede i rossoblù a un passo dall'accogliere il centravanti Mateo Retegui.

Differenze fra il ritiro dell'anno scorso e quello di quest'anno?  "La più bella è molto semplice: io amo l'Italia e le Dolomiti, ho parlato con l'entourage e mi ha detto che è stato fornito un servizio straordinario, qualche giorno fa c'è stato un tornado e poco dopo era tutto a pposto. Qui ci sentiamo a casa, ringraziamo la Val di Fassa perché ci ha accolto nel migliore dei modi. Ho paralto di rispetto, lo dobbiamo sia all'Argentina che ai nostri ragazzi. Dobbiamo essere equilibrati, è inutile fare passi in avanti. Quando ho detto "Only One Year" l'ho fatto perché c'era effettivamente voglia, mentalità, del materiale umano e tecnico per tornare in Serie A in un anno. E' come nel mio mestiere, non vado a dire a dei parenti che il malato guarirà se non ne sono convinto. Oggi non sono convinto che si chiuderà l'affare Retegui, ne sarei felice.  Il direttore Flavio Ricciardella non mi ha fatto alcun  tipo di anticipazione, è molto cauto perché basta una mossa per cambiare tutto. E' sicuramente un'opportunità affascinante. Mister Gilardino e il suo staff ha le idee molto chiare, ha dato indicazione ben precise, la società le sta seguendo in maniera millimetrica"

"Voi sapete meglio di me che il Genoa ha fatto i colpi migliori all'ultimo secondo, non è detto che questo tipo di fortuna si possa ripetere. Tempi non ce ne sono, l'importante è cuocere  bene la torta con gli ingredienti giusti. Sta nascendo lo stile Genoa, io spero di essere adeguato a rappresentarlo nel modo migliore. Noi dobbiamo interessare sponsor e investitori stranieri, e stiamo lavorando in quella direzione, ci consentirà di sopravvivere in questo difficile mondo del calcio. E non solo noi, visto che è un calciomercato italiano povero di questi tempi"