Genoa e Samp a porte chiuse, i tifosi: "Segnale giusto", "No, puniti i non colpevoli"

di Anna Li Vigni

Una decisione che si paga cara dopo gli scontri nel derby di Coppa Italia tra ultrà rossoblucerchiati

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    Il provvedimento del Prefetto Cinzia Torraco, dopo quanto accaduto nella notte di mercoledì durante il derby di Coppa Italia, lascia i tifosi fuori dallo stadio e fa discutere in vista delle prossime partite e di quella, Genoa-Juventus, già giocata sabato 28 settembre a porte chiuse allo stadio Luigi Ferraris di Genova.

    "Per colpa di una parte di tifosi, che non si dovrebbero neppure chiamare così, ci devono rimettere anche gli altri"; "Senza gli spettatori manca l'atmosfera e lo spirito"; "Soprattutto una penalizzazione per i tifosi corretti"; "Ho visto cose imbarazzanti e forse se lo meritano"; "Sbagliatissimo: rispetto per chi ha pagato l'abbonamento, non si può penalizzare uno stadio e una città come Genova", così i genovesi nel nostro giro di opinioni su un provvedimento che evidentemente divide i cittadini.

     

     

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