Festival della Scienza, numeri record a Genova: la 21° edizione si chiude con 200mila presenze
di Filippo Serio
30mila studenti hanno popolato le sale dedicate: persone provenienti da dieci regioni d'Italia
Si chiude oggi, domenica 5 novembre 2023, la ventunesima edizione del Festival della Scienza. Sono 30mila gli studenti che hanno animato gli eventi, 16mila gli appassionati che hanno popolato le sale delle conferenze (in aumento del 60% rispetto alla precedente edizione), per un totale di 200mila presenze complessive. Persone provenienti da 10 regioni italiane, non solo la Liguria ma anche Piemonte, Lombardia, Toscana, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio.
Questa edizione del Festival della Scienza ha portato in 35 location cittadine quasi 250 iniziative tra incontri, mostre, laboratori, spettacoli ed eventi speciali. Sono state inoltre rese note le date e il tema della ventiduesima edizione, che si svolgerà da giovedì 24 ottobre a domenica 3 novembre 2024 nel segno delle Sfide.
"La ventunesima edizione del Festival ha raggiunto risultati importanti – commenta Marco Pallavicini, presidente del Festival della Scienza – con 200mila presenze agli eventi in 11 giorni di manifestazione, due in meno rispetto all’edizione precedente. Se consideriamo anche le allerte meteorologiche nel periodo della manifestazione, siamo decisamente soddisfatti del risultato. Gli studenti che hanno raggiunto il Festival da quasi tutta Italia sono stati 30mila, con le prenotazioni dei giorni feriali già quasi del tutto esaurite prima dell’inizio del Festival. In più, per 11 giorni abbiamo visto le vie e le piazze di Genova piene di scolaresche e di famiglie: ancora una volta, il nostro Festival si conferma un evento fondamentale anche per l’offerta turistico-culturale della nostra città. Ringraziamo come sempre chi ha partecipato alla costruzione del programma della ventunesima edizione del Festival e anche tutti coloro che hanno contribuito a creare l’offerta di eventi extra"
"Uno dei dati più significativi di questa edizione – aggiunge Fulvia Mangili, direttrice del Festival della Scienza – è quello relativo all’affluenza alle conferenze: sono 16mila le presenze registrate nelle diverse sale, con un aumento del 60% rispetto all’edizione precedente. È normale per noi vedere i luoghi delle mostre e dei laboratori affollati da scolaresche, famiglie, bambini, bambine, ragazzi e ragazze, ma quest’anno enorme è il successo degli incontri: la maggior parte delle conferenze ha registrato il sold-out, con lunghe code all’ingresso e molto entusiasmo tra i partecipanti. Questo anche grazie all’equilibrio nel programma tra scienziati e divulgatori. Rispetto allo scorso anno, abbiamo percepito un ulteriore incremento del pubblico giovane, che abbiamo anche incentivato a partecipare estendendo la gratuità alle conferenze: non solo per gli under 18, ma anche per studenti universitari e iscritti ai percorsi Its».
La ventunesima edizione del Festival della Scienza ha coinvolto in 11 giorni 300 scienziati e personalità illustri provenienti da tutto il mondo e 350 tra enti, associazioni, aziende ed editori, per un programma composto complessivamente da 239 eventi, articolati in 97 conferenze, 86 laboratori, 26 mostre, 3 spettacoli e 27 eventi speciali. Hanno inoltre partecipato circa 580 giovani tra animatori e studenti del progetto OrientaScienza. A partire dai primi giorni di dicembre, gran parte delle conferenze sarà disponibile on demand sulla piattaforma festivalscienza.online.
Al termine della ventunesima edizione, il Consiglio scientifico del Festival e il Comitato di programmazione si sono riuniti per scegliere la parola chiave che guiderà gli eventi nell’edizione 2024. "Sfide, come quelle della ricerca guidate dalla curiosità per la scienza – commenta Alberto Diaspro, presidente del Consiglio scientifico del Festival della Scienza, illustrando la parola chiave scelta per la ventiduesima edizione –. Ma anche le sfide dello scambio di conoscenze verificabili e criticabili pubblicamente, e quelle per costruire il futuro anziché subirlo in questo tempo di cambiamenti globali e questioni epocali. Tra i tanti temi scientifici non mancheranno quelli legati all’emergenza climatica, alla sostenibilità ambientale, al consumo e reperibilità dell’acqua e dell’energia, alla salute e alla cura, alle nuove tecnologie e agli algoritmi dell’intelligenza artificiale e dei metodi computazionali, al legame con le arti e la società. Inoltre, in una Genova Capitale Europea dello Sport uno spazio particolare sarà dedicato al rapporto tra sport e scienza, che condividono valori come sana competizione, inclusione e condivisione"
Tra le 26 mostre e le installazioni più visitate si segnalano Antropocene, Pattern, Collisioni e La tecnologia superconduttiva tra ricerca e green deal, Energia sostenibile per il bene di tutte e tutti a Palazzo Ducale, Un sonno bestia e Le geoscienze si mettono in posa al Galata Museo del Mare, Trinamica a Palazzo della Borsa, Light in the dark alla Biblioteca Universitaria di Genova e Reverse Biology a Palazzo Metelino.
Tra gli 86 laboratori del Festival della Scienza 2023, spiccano per presenze Fisica al cioccolato, Green Energy Makers, Ricarica le batterie!, Misuriamo il nostro peso sulla Terra e Robot polari in Piazza delle Feste, Paleodetective, A caccia di impronte della gravità, 2023 - Missione Calvino e Il Memory delle particelle a Palazzo Ducale, Le formule del delitto perfetto a Palazzo Reale, Architetti del Mare all’Acquario di Genova, Detective Coding nella nuova sede di Scuola di Robotica, Storie della storia dell'universo e Sulle tracce dei cetacei al Galata Museo del Mare, Anche i gatti lo sanno alla Biblioteca De Amicis, Meet AI^2 a Palazzo della Borsa, Non si vede solo con gli occhi all’interno della nuova Città dei Bambini e dei Ragazzi e Impronte dal passato al Museo di Storia Naturale Giacomo Doria. Ottimo riscontro ottenuto anche da Sali a bordo di Gaia Blu!, con il Cnr a far scoprire al pubblico del Festival la propria nave oceanografica.
Al progetto RAISE (Robotics and AI for Socio-economic Empowerment), presentato per la prima volta al pubblico in un affollato incontro nella sala del Minor Consiglio è stata riservato lo spazio di Porta Siberia dove la mostra Raise, il villaggio dell’innovazione arricchita da un ampio programma di dimostrazioni, incontri ed eventi speciali ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico.
Sale piene per gran parte degli incontri, anche quelle in programma nella sala più capiente: la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, che ha registrato numerosi sold-out. A partire dagli eventi inaugurali, la lectio magistralis La formula della creazione di Michelangelo Pistoletto e la conferenza spettacolo Cantiere Fabbrica del Mondo di Marco Paolini, ma poi anche Buchi neri e i loro segreti con Brian Cox, La scienza dei cosmetici con Beatrice Mautino e Sull'origine del tempo con Thomas Hertog. Pubblico in piedi ed entusiasmo alle stelle per entrambi gli eventi con Vincenzo Schettini, sia per la presentazione del nuovo libro Ci vuole un fisico bestiale, sia per Oltre la rete, verso le stelle con Andrea Lucchetta e Andrea Papa. Ottima affluenza anche agli incontri con Tom Mustill Come parlare il balenese, con Michela Milano, Antonio Zoccoli, Bianca Mastromonaco, Limiteazero, Umberto Petrin Nove volte sette, con Antonio Zadra Perché sogniamo?, con Giuseppe Remuzzi Le impronte del signor Neanderthal, con Matteo Miluzio Interstellar e con Betti Hartmann, Aneta Wojnar e Carlotta D'Imporzano Viaggiatrici del cosmo. Sala stracolma di giovani e giovanissimi per il Premio Federchimica e per l’evento di lancio della prossima edizione del Premio Asimov per la divulgazione scientifica.
Moltissimi i tutto esaurito anche nelle altre sale utilizzate, tra i tanti a Palazzo Ducale al Minor Consiglio La fusione nucleare con Simone Baroni, AIxtreme con Anna Maria Massone, Roberto Susino, Sabrina Guastavino, Francesca Giannoni e Andrea Mazzini, all’Archivio Storico Materiali fantastici e come crearli con Gianfranco Pacchioni e Contro lo smartphone con Juan Carlos De Martin, alla Biblioteca Universitaria Il talento del cervello con Michela Matteoli e Algoritmo e pregiudizio con Donata Columbro e Teresa Numerico, al Galata Museo del Mare Cervelli in scatola e allo zoo con Chiara Magliaro, Carmen Falcone e Vanessa Franceschi, Comprendere la fisica con la letteratura con Gian Italo Bischi, Giovanni Darconza e Sandra Lucente e, all’Area Archeologica dei Giardini Luzzati, Comic&Science Calci&Sputi con Andrea Plazzi, Roberto Natalini, Silvia De Toffoli, Giuseppe Rosolini e Gabriele Peddes e La Groenlandia non era tutta verde con Gianluca Lentini.
Molto graditi dal pubblico anche gli spettacoli proposti negli spazi del Teatro della Tosse e gli eventi speciali come Chemistry Show, Fisica al volo e La scienza del caffè.
«Le 200mila visite, con scuole provenienti da tantissime regioni italiane, hanno confermato non solo il percorso di crescita costante di questa bellissima manifestazione ma quanto il mondo dell’istruzione percepisca davvero il Festival come un’opportunità di approfondimento, conoscenza e divertimento per gli studenti di ogni età. Quello che si è appena concluso è stato un festival ricco e vario da tutti i punti di vista, intimamente legato alla città di Genova e alla Liguria ma sempre più a carattere internazionale tanto che ogni anno questo evento ha sempre di più un impatto significativo, non solo nell’offerta formativa per gli studenti ma anche in quella turistico-culturale della nostra città». - ha dichiarato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.
«Il Festival della Scienza si è rivelato un grande successo per la nostra città. 200 mila visite in undici giorni sono un numero estremamente importante che conferma l’importanza di questa manifestazione sia dal punto di vista culturale che turistico. I giovani, così come gli adulti, hanno partecipato attivamente alle innumerevoli attività che hanno animato Genova, dimostrando grande interesse e voglia di imparare. Gli eventi e i laboratori hanno ancora una volta incuriosito e appassionato il pubblico. Il 60% di presenze in più registrate nelle conferenze stampa conferma ancora di più il prestigio di questa manifestazione. Il Festival della Scienza ha dimostrato ancora una volta di saper affascinare e sorprendere, un grande risultato per un’eccellenza genovese" - sono state le parole del sindaco di Genova Marco Bucci
«Il Festival della Scienza si conferma un appuntamento di riferimento per migliaia di studenti e non solo, anche per semplici curiosi che, grazie alla formula divulgativa vincente, possono approfondire argomenti tecnico-scientifici da una prospettiva sempre nuova e innovativa. I numeri registrati anche in questa edizione dimostrano quanto sia alto l'interesse da parte dei giovani per quelle materie Stem, che rappresentano un'importante opportunità occupazionale per i prossimi anni, in un territorio come il nostro che punta molto sull'innovazione e la digitalizzazione. Le impronte di noi che rimarranno nel futuro anche prossimo i nostri posteri le ritroveranno non solo all'anagrafe e nelle pubblicazioni cartacee ma anche e soprattutto in tutti gli emoticon, i like e il materiale foto e video che quotidianamente riversiamo nei social e nella corrispondenza telematica. Il dopo di noi sarà più digitale che cartaceo e Genova anche su questo fronte è in prima linea. Vedere Genova con tantissimi ragazzi provenienti da tutta la Liguria e dalle regioni limitrofe per il Festival è un segno tangibile di quanto la nostra città abbia tutte le carte in regola per diventare, anno dopo anno, sempre più attrattiva per le nuove generazioni». - ha aggiunto Mario Mascia, assessore allo Sviluppo economico e Lavoro del Comune di Genova
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