Europee, Orlando (Pd): "Sfondamento di Fdi non c'è stato, centrosinistra puo' vincere in Liguria"

di Redazione

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Il deputato in un'intervista a 'Il Secolo Xix': "Preoccupa dato sull'astensionismo. Regionali? Io sono disponibile a dare una mano"

Europee, Orlando (Pd): "Sfondamento di Fdi non c'è stato, centrosinistra puo' vincere in Liguria"

"Lo sfondamento di Fratelli d'Italia non c'è stato, mentre il Pd si afferma grazie a una linea politica chiara, di sinistra. Il primo dato allarmante, e che ci deve preoccupare, è la crescita dell'astensionismo. Rilevo la cannibalizzazione dei suoi alleati da parte della Meloni, ma anche il fatto che pur crescendo in percentuale Fratelli d'Italia porta a casa voti inferiori in numeri assoluti. E FdI smentisce un'altra tradizione: non sfonda al di sopra del 30%, come era accaduto nel 2014 al Pd e nel 2019 alla Lega. I partiti egemoni in quelle due tornate. Insomma, Meloni fa un buon risultato ma non c'è lo sfondamento atteso" - così il deputato del Partito Democratico Andrea Orlando, che in un'intervista a Il Secolo Xix commenta il risultato delle ultime elezioni europee, che hanno visto il Pd come primo partito in due province liguri, Genova e La Spezia.

Sul centrosinistra, Orlando afferma: "Il voto ha dato un colpo al centro liberale, con la riduzione di quell'area politica che è in linea con una tendenza europea. L'affermazione del Pd come principale forza di opposizione si accompagna al voto per Avs: le forze che più hanno lavorato all'unità del centrosinistra sono le più premiate"

Sullo stato di salute del Pd in Liguria: "Fa bene, e ottiene il quarto risultato a livello regionale in Italia, dietro soltanto alle percentuali raccolte in Emilia Romagna, Toscana e Puglia, dove ha inciso l'exploit di Decaro. Se la Liguria non è ancora tornata a essere una regione rossa, possiamo dire almeno che è rosa. Ma c'è un altro aspetto interessante. Il Pd fa bene senza cannibalizzare gli alleati, perché in Liguria il M5S regge meglio che altrove e Alleanza Verdi-Sinistra cresce. C'è stato un rafforzamento di tutto il centrosinistra, a fronte di un indebolimento del centrodestra. Il totismo si è squagliato: è evidente dal risultato di Forza Italia, che non cresce a differenza di altre regioni pur avendo al suo interno Noi Moderati. Doveva essere un valore aggiunto, si è rivelato uno stigma"

Sull'effetto dell'inchiesta per corruzione in Liguria sul centrodestra: "L'elettorato di destra considera per ora Fratelli d'Italia estraneo a questa vicenda. Ma ora FdI dovrà decidere se capitalizzare questo distinguo o difendere il fortino e, a breve, farsi assimilare agli altri».

E sulla sfiducia della premier Meloni a Giovanni Toti: "Avrei scommesso su una maggiore reattività della Meloni. Ma evidentemente non è così sicura del quadro ligure e teme una tornata amministrativa in cui può prendere un duro colpo. Così facendo, però, per le sue paure fa un grave danno lasciando sospesi i liguri».

Sulle prossime elezioni regionali in Liguria: "Molto dipenderà da come si costruirà l'alternativa, e il primo banco di prova sarà il ritorno alla mobilitazione sociale, per capire le distanze con le altre forze e soprattutto chi è disponibile a rompere fino in fondo con il sistema di potere di Toti o chi è ancora incerto. Io rimango disponibile a dare una mano, nella forma che decideremo insieme. Non ho cambiato posizione"