ESG CEO Summit a Rimini, transizione sostenibile e competitività delle imprese europee al centro del dibattito

di Redazione

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Leader aziendali ed esperti analizzano l’efficacia del Green Deal a cinque anni dalla sua introduzione, puntando su finanza e innovazione

ESG CEO Summit a Rimini, transizione sostenibile e competitività delle imprese europee al centro del dibattito

All’ESG CEO Summit di Ecomondo, i leader delle principali aziende europee si sono riuniti per discutere le strategie necessarie a coniugare sostenibilità e competitività. A cinque anni dal Green Deal, è emersa l’urgenza di accelerare la transizione ecologica, ma senza penalizzare la crescita economica, soprattutto delle PMI.

Competitività – La sfida principale emersa è come mantenere la competitività delle imprese europee in un contesto globale che richiede rapidità nella transizione ecologica. Con una spesa annuale per danni ambientali di circa 50 miliardi di euro, che potrebbe salire a 1 trilione entro fine secolo, le politiche attuali non sembrano sufficienti.

Normative – Carlo Cici di The European House-Ambrosetti ha sottolineato che “lo sviluppo non sostenibile è un lusso che non possiamo permetterci”. Ha ricordato che non è solo questione di "direzione", ma di "velocità": il cambiamento deve essere rapido e supportato da una finanza mirata per stimolare le imprese.

PMI – Molti interventi hanno messo l’accento sulla necessità di semplificare l’accesso ai fondi per le PMI, incentivando anche la ricerca e sviluppo. La compliance normativa da sola non basta; servono investimenti e competenze ESG per non lasciare indietro le imprese più piccole.

Interventi – Tra i relatori, Martina Malorni di IEG ha aperto i lavori, seguita da figure di spicco come Stefano Alini (Radici Innova), Stefano Saviola (Gruppo Saviola) e Camilla Colucci (Circularity). La moderazione è stata affidata al giornalista Luigi Monfredi, che ha guidato il dibattito sugli strumenti necessari per una transizione equa e sostenibile.