Entella in Serie B, la felicità di Gozzi: "Gruppo straordinario, che bello il calcio lontano dai fondi"
di Simone Galdi
Il patron fa i complimenti a mister Gallo: "La sua grande qualità è amalgamare i giocatori"
Antonio Gozzi è raggiante al termine di Entella-Arezzo: il 2-1 per i diavoli neri è solo il timbro di una promozione già arrivata nel pomeriggio, prima di scendere in campo, grazie alla sconfitta della Ternana sul campo del Milan Futuro. Terza volta in Serie B per il club di Chiavari, terza promozione sotto la gestione del presidente che ha riscritto la storia dell'Entella.
Il calcio come una volta - "È stato un anno molto bello, perché venivamo da una stagione sfortunata e brutta e avevamo una grande voglia di rilanciare la squadra, Il club.Accanto al gruppo dirigente che ci segue da 18 anni ormai c'è stato un innesto di giovani, Augusto Gozzi e Orazio Sanna, che hanno fatto scelte fondamentali per questa squadra. Sono contento perché credo ad un calcio delle famiglie italiane: questo calcio pieno di fondi di investimento stranieri non mi convince. Penso che il bel calcio sia quello in cui le proprietà sono famiglie che si impegnano e che cercano di dare continuità".
Lo staff dei giovani - "La bellezza di quest'anno è che la vittoria di una rinnovata di un Entella che guarda lontano, che ha di nuovo un gruppo dirigente di giovani che con grande passione, con grande dedizione e con nuove idee. E anche la squadra di quest'anno a mio giudizio è un capolavoro, un capolavoro che si deve più che a me ad Augusto ed Orazio, e all'interlocuzione che loro hanno avuto con Matteazzi superbi e naturalmente il mister".
Da Rocco a Gallo - "Col mister, scherzando, raccontavo che Nereo Rocco diceva che gli allenatori sono pastori di tori. E aveva ragione. È la grande qualità di mister Gallo, è quello di riuscire a amalgamare i ragazzi facendone un gruppo straordinario. Naturalmente ho amato tutte le squadre sotto la mia presidenza, ho amato quelle che sono andate in serie B, ma questa è quella che ho amato più di tutti, per la qualità umana dei ragazzi che si stimavano e che si aiutavano".
Il successo con l'Arezzo - "Vincere questa partita oggi pomeriggio, ormai deconcentrati perché sapevamo che eravamo in B, la dice lunga sulla tenuta mentale di questi ragazzi e sulla forza morale, di testa. Dicevo che per me ci sono stati tre gol fondamentali: Santini a Sassari, perché lì abbiamo creduto di potercela fare, ma poi due gol dei difensori. Tiritiello col Perugia al 92' e Marconi a Lucca, per pareggiare al 94': tanta roba!".
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