Elezioni, Coppola (Avs): “Funivia al Lagaccio, ora si cambia versione, ma i cittadini non dimenticano”

di R.P.

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"Continuare a legare l'impianto a una presunta rigenerazione del quartiere è solo una strumentale manovra elettorale"

Elezioni, Coppola (Avs): “Funivia al Lagaccio, ora si cambia versione, ma i cittadini non dimenticano”

Torna al centro del dibattito la controversa questione della funivia al Lagaccio, con una dura presa di posizione da parte di Francesca Coppola (nella foto), consigliere municipale del Centro Est e candidata alle prossime elezioni comunali con Alleanza Verdi Sinistra (Avs).

L'esponente di Avs critica apertamente il cambio di rotta del centrodestra, che durante la campagna elettorale ha modificato la propria posizione sul progetto. “Improvvisamente si corregge il tiro – afferma – ma è troppo comodo fare marcia indietro ora, quando per mesi si è evitato il confronto con il quartiere”.  Nel mirino di Francesca Coppola c’è soprattutto il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, accusato di voler riscrivere la storia del confronto con i cittadini.

“Oggi dichiara di voler mettere al primo posto le richieste del quartiere, ma in realtà si è presentato al Lagaccio una sola volta, evitando sistematicamente un dialogo reale. In quell’occasione, molto partecipata, la cittadinanza ha espresso chiaramente il proprio no alla funivia”, sottolinea.

L'esponente di Avs denuncia inoltre un tentativo di legittimare un’opera imposta, presentando come partecipativi e condivisi dei passaggi che, a suo dire, non lo sono mai stati. “È falso e vergognoso affermare che il percorso partecipativo fosse legato alla funivia: fu chiarito che non c’entrava nulla. Ora si prova a riscrivere i fatti parlando di incontri e progettazione condivisa, ma la realtà racconta tutt’altro”.

Al centro delle critiche anche il progetto urbanistico legato all’intervento. “Si parla di allargare via del Lagaccio, ma proprio lì è previsto uno dei piloni della funivia, che renderebbe impossibile ogni reale trasformazione. Il masterplan, non a caso, esclude proprio l’area più contestata. E poi con quali fondi si vorrebbe riqualificare? Non ci sono nemmeno quelli per iniziare”, aggiunge.  Infine, l’affondo politico: “Continuare a legare la funivia a una presunta rigenerazione del quartiere è solo una manovra elettorale. È un modo per strumentalizzare i reali bisogni del territorio. I cittadini del Lagaccio meritano ascolto, trasparenza e coerenza – conclude – non promesse vuote e versioni che cambiano a seconda della convenienza politica”.

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